Lo rivela Bloomberg che fa riferimento a contatti avvenuti nelle ultime settimane. Era successo altre volte in passato che «Zuck» e soci prendessero in esame l’ipotesi di affiancare alla versione «free» del social network una «premium», ma non se ne era mai fatto niente. Stavolta, proprio alla luce del datagate e alla crescente domanda di privacy da parte degli utenti, potrebbe essere diverso. Il mese scorso, durante la sua testimonianza al Congresso, Zuckerberg ha lasciato la porta aperta all’opzione premium. «Ci sarà sempre una versione gratuita di Facebook», ha dichiarato. La formula premium, insomma, non andrebbe a sostituire quella che ha deteriminato il successo su scala globale del social network, ma si affiancherebbe a essa, andando incontro alle perplessità avanzate da tanti utenti che si sono cancellati dalla piattaforma proprio per l’invadenza dei contenuti pubblicitari che mettono a rischio la privacy.