Accrediti dei giornalisti per Expo 2015 negati dalla questura di Milano

Una delegazione di giornalisti ha incontrato il prefetto di Milano per chiarire la questione degli accrediti all’area Expo, negati dalla Questura del capoluogo lombardo ad alcuni reporter.

Una delegazione di giornalisti ha incontrato oggi il prefetto di Milano, dottor Francesco Paolo Tronca, e il capo di Gabinetto della Prefettura, dottor Ugo Taucer, per chiarire la questione degli accrediti all’area Expo, negati a seguito di parere negativo da parte della Questura ad alcuni giornalisti. Per rappresentare le ragioni dei giornalisti interessati erano presenti il presidente dell’Unione Nazionale Cronisti, Alessandro Galimberti, il presidente dell’Ordine della Lombardia, Gabriele Dossena, con il suo portavoce Paolo Pozzi, e l’avvocato Caterina Malavenda. Nell’incontro è stato ribadito che i giornalisti ai quali è stato negato l’accredito hanno il diritto di accedere ai loro dati personali, presenti nella banca dati delle Forze di Polizia, per conoscere le ragioni del mancato accredito che ha impedito loro, finora, di esercitare la propria attività professionale. Tale diritto può essere esercitato anche online, accedendo al sito www.interno.gov.it alla sezione home/servizio lime/informazioni, così da poter disporre degli elementi che compaiono nello SDI. Il Prefetto ha ribadito che anche durante l’Expo – pur nella necessità di garantire la sicurezza di un sito sensibile e speciale – deve essere salvaguardato il diritto di cronaca sancito dalla Costituzione e dall’art. 2 della legge n. 69 del 3 febbraio 1963. Ha, perciò, mostrato piena e totale disponibilità a risolvere con buon senso e pragmatismo la questione, sottolineando che “la sicurezza è un problema fondamentale, ma devono essere salvaguardati i diritti della cronaca e del lavoro” e ha ribadito che “i giornalisti sono lavoratori particolari perché devono garantire il diritto all’informazione ai cittadini”. Dall’incontro è emerso, tra l’altro, che la Questura ha recentemente effettuato una revisione complessiva dei casi inizialmente segnalati e che comunque il diniego di polizia, in particolare per quel che riguarda l’accredito stampa “non è vincolante per i padroni di casa, l’Expo”.

fonte: www.francoabruzzo.it

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