Expo e editoria, incontro a Milano verso la riforma della filiera

0
2194
file-editori-indipendenti

Alleanza Cooperative Italiane Comunicazione, Federazione Italiana Liberi Editori e Federazione Italiana Settimanali Cattolici discutono stamattina all’Expo di Milano sulla riforma dell’editoria

Editoria cooperativa e non profit in assemblea oggi dalle 10.30 all’Expo di Milano. Aci Comunicazione, File e Fisc si riuniscono per contribuire al processo di riforma del settore editoriale avviato da poche settimane da parte del sottosegretario con delega all’Editoria, Luca Lotti. Quello della riforma è un punto cruciale per poter dare nuovo slancio ad un settore molto importante per ogni Paese democratico sia dal punto di vista dell’occupazione e dell’industria, che da quello della tutela e promozione del pluralismo dell’informazione.

Le realtà cooperative e non profit vogliono evidenziare le proposte per la costruzione di un quadro normativo in grado di dare nuove prospettive di crescita al settore. La logica è quella di valorizzare l’apporto specifico e indispensabile di ogni componente della filiera editoriale (giornali, web, radio, tv, agenzie, distribuzione, oltre a giornalisti, grafici e poligrafici, componenti essenziali di questo settore) e premiare le diverse capacità di innovazione.

Tutti questi “attori” svolgono un contributo inestimabile per un’informazione libera, proprio per questo diventa necessario che il Governo definisca gli strumenti normativi di sostegno, indirizzo e controllo che restano sempre insostituibili. Gli interventi pubblici possono, infatti, fornire una grande spinta per la crescita dell’occupazione e dell’innovazione. Il lavoro svolto in questo senso dalle fedrazioni e dalle associazioni dell’editoria vuole anche garantire la massima trasparenza verso i cittadini. Altri tema sul banco nell’incontro di Cascina triulza sono la riforma della Rai, la ridefinizione dei tetti pubblicitari, la responsabilità sociale dell’informazione, la tutela del lavoro professionale ed il sostegno al reddito e all’occupazione nelle diverse realtà editoriali, le start up di impresa.

Tra i punti da affrontare c’è poi la questione del contributo diretto per l’editoria per il 2014 ed il 2015. La campagna #menogiornalimenoliberi, che dallo scorso febbraio sta riscuotendo sempre maggior successo, affronta anche questo tema di scottante attualità: i tagli sui fondi del 2013 hanno già colpito duramente le oltre 130 testate cooperative e non profit che hanno avuto, ed hanno ancora, diritto a beneficiarne. Dopo la riforma è probabilmente questo il punto più importante su cui il Governo dovrà prendere posizione ed avanzare delle proposte.

E’ possibile scaricare il programma dell’assemblea dal sito www.menogiornalimenoliberi.it

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome