Pierferdinando Casini, a margine della festa del partito a Chianciano Terme, ha parlato anche della legge elettorale per le europee. Casini “sfida” il Popolo della libertà e propone una mediazione: soglia di sbarramento al 7% e mantenimento delle preferenze. “Qualcuno nella PdL – ha spiegato – ha detto che Casini, con le sue ambizioni di fare il presidente del Consiglio, dovrebbe chiedere una soglia di sbarramento al 7%. L’Udc accetta la sfida: mettiamo lo sbarramento al 7%, ma il PdL deve essere d’accordo sul mettere le preferenze. Su questo si può trovare l’accordo”.
Al dibattito sulla legge elettorale ha partecipato anche Massimo D’Alema. La proposta del PdL di legge elettorale per le europee “è – ha detto D’Alema, intervenendo alla Festa dell’Udc – la definitiva spoliazione dei cittadini dalla possibilità di scegliere e l’affidamento a ristrettissime oligarchie del controllo della selezione dei rappresentanti”. Il discorso di D’Alema è partito dalla constatazione del fallimento del bipolarismo italiano che, “non ha dato al Paese governi in grado di affrontare i problemi”. Un bipolarismo che, ha detto D’Alema, ha comportato la nascita di un “presidenzialismo di fatto” che è “privo dei contrappesi dei sistemi presidenziali” e in cui “le assemblee legislative sono le grandi vittime”, sia a livello di Comuni e Regioni, sia per il Parlamento. In questo contesto, secondo D’Alema, la riforma per le europee è “la goccia che fa traboccare il vaso”.
Fabiana Cammarano
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