”I redattori di Europa hanno appreso con sconcerto che l’assemblea di Edizioni Dlm Europa ha disposto oggi la messa in liquidazione volontaria della societa’, nonostante ‘i conti in ordine e in pieno equilibrio patrimoniale’, dando mandato al liquidatore ad avviare le procedure di cessazione delle pubblicazioni. Si tratta di una decisione irricevibile tanto piu’ perche’ non motivata da urgenze finanziarie”. Cosi’ una nota del Comitato di redazione della testata. ”E’ da oltre sei mesi che i redattori di Europa attendono la concretizzazione dell’impegno della societa’ e di esponenti del Partito democratico a rilanciare la testata con un progetto editoriale in grado di consolidarne la presenza sul web anche alla luce dei risultati conseguiti nell’ultimo anno. Il presidente di Edizioni Dlm Europa Enzo Bianco e il vicepresidente Arnaldo Sciarelli nell’annunciare la decisione di messa in liquidazione della societa’ hanno dichiarato che esistono ‘le condizioni aziendali e strategiche’ perche’ la storia di Europa possa continuare. Arrivati a questo punto occorre, pero’, la massima trasparenza su possibili soluzioni editoriali per una testata che negli anni si e’ ritagliata uno spazio importante nel panorama del pluralismo democratico e, in particolare, dell’informazione politica. Proprio perche’ Europa e’ un prodotto ‘giovane, ma vitale’ come ha ricordato di recente il segretario del Partito democratico nonche’ premier, Matteo Renzi, chiediamo inoltre che, di fronte a una scadenza ultimativa quale quella decisa, tutte le attivita’ e i contatti intercorsi in questi mesi per lo sviluppo del progetto editoriale emergano con chiarezza al fine di poter individuare con assoluta trasparenza se e quali operazioni siano realizzabili per scongiurare la cessazione delle pubblicazioni”. ”A questo scopo il Cdr, che si e’ attivato gia’ presso la Federazione nazionale della stampa per la difesa dei posti di lavoro – continua la rappresentanza sindacale -, chiede al vertice dell’azienda e ai dirigenti del Pd un incontro atto a verificare la concretezza delle manifestazioni di interesse dichiarate. In assenza di risposte congrue l’assemblea dei redattori di Europa si attivera’ in ogni modo per evitare che un’altra voce libera e democratica si spenga nel silenzio e nell’indifferenza”.