Si passi dalle parole ai fatti: è il commento di Ottavio Grandinetti, uno dei legali di Europa 7, alla possibilità che all’emittente vengano assegnate alcune frequenze attualmente occupate dalla Rai, ipotesi che emerge – spiega – dalla documentazione inviata al Consiglio di Stato dal ministero dello Sviluppo economico e dall’Autorità per le garanzie nelle Comunicazioni.
“La novità importante – sottolinea Grandinetti – è che le frequenze ci sono: sia il ministero sia l’Agcom concordano nell’individuare gruppi di frequenze che si possono assegnare. A questo punto li aspettiamo alla prova dei fatti: è aperto presso il ministero un procedimento amministrativo che si può concludere con l’attribuzione delle frequenze. Poi valuteremo dal punto di vista tecnico che caratteristiche hanno queste frequenze, dal punto di vista della copertura e in termini temporali di messa a disposizione”.
Resta in piedi, in ogni caso, la richiesta di risarcimento danni avanzata da Europa 7: fino a 3,5 miliardi senza assegnazione di frequenze, 2,160 miliardi con le frequenze. “Se ci verranno assegnate – conclude Grandinetti – andremo a discutere su un importo inferiore. Ma non esiste per noi un’ipotesi frequenze senza risarcimento dei danni pregressi. La quantificazione, ovviamente – è rimessa alle valutazioni del Consiglio di Stato”.