Seconda giornata di sciopero per i dipendenti del Centro editoriale dehoniano. I lavoratori e i sindacati Slc Cgil e Fitsel Cisl spiegano in una nota che la protesta è legata alla “mancanza di segnali di apertura della casa editrice verso una soluzione condivisa della crisi aziendale e alla sua irremovibilità sulla scelta di licenziare 9 dipendenti su 30”.
A inizio settembre l’azienda ha notificato gli esuberi attraverso l’apertura di una procedura di mobilità con una possibile “cassa integrazione a zero ore”. Lavoratori e sindacati hanno subito dato il via alla protesta, visto anche che i dipendenti hanno già in corso un contratto di solidarietà e avevano chiesto un “percorso di risanamento” con “cassa integrazione straordinaria” e “possibili prepensionamenti nel corso del biennio 2016-2017”.
Per ora, però, nulla sembra essersi mosso e così i dipendenti provano di nuovo a far sentire la loro voce. Si tratta della seconda giornata di agitazione dopo quella del 15 settembre scorso che era scattata a causa dell’interruzione delle trattative. Una data che resterà nella storia del Ced poiché si è trattato del primo sciopero dalla sua fondazione nel 1960.
Il Centro editoriale dehoniano rappresenta una delle più grandi realtà editoriali cattoliche nazionali con i suoi 60 anni di significativa presenza e le sue testate storiche ‘Il Regno’ e ‘Settimana’, che l’editore ha deciso di chiudere entro fine anno insieme a ‘Musica e assemblea’: la situazione economico-finanziaria si fa sempre più grave.
I lavoratori protestano di nuovo per una giornata intera e danno vita a una manifestazione nel centro di Bologna (città che ospita la sede del Ced), a piazza Nettuno. Dipendenti, Slc Cgil e Fitsel Cisl, si legge a conclusione della nota, “chiedono solidarietà alla cittadinanza per evitare i licenziamenti annunciati e riportare l’editore al tavolo delle trattative”.
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…
Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…
Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…
Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…
Google “spegne” la stampa europea. C’è un test, che fa da preludio a una precisa…