Categories: Editoria

Espresso torna in edicola, stavolta senza Repubblica

L’Espresso torna in edicola, per la prima volta da otto anni a questa parte, senza Repubblica. Oggi il settimanale sarà in vendita, da solo, nelle edicole italiane al prezzo di copertina di quattro euro. “La Repubblica e L’Espresso sono destinati a rimanere, comunque, molto vicini per la loro storia e per il loro cammino ideale, politico e culturale che hanno percorso insieme”, assicura il direttore Alessandro Mauro Rossi nell’editoriale, pubblicato anche sul sito online de L’Espresso. Rossi annuncia: “Da quando è nato il quotidiano, nel solco tracciato dal settimanale fondato da Eugenio Scalfari. Ma da quando, nel giugno 2022, Gedi ha deciso di cedere L’Espresso, gli editori sono diversi e la separazione era prevista negli accordi. I nuovi azionisti del settimanale (Danilo Iervolino 51% e Donato Ammaturo 49%) sono imprenditori solidi e innovativi che si sono impegnati a sostenere e sviluppare il prodotto cartaceo ben sapendo, però, che la grande scommessa sul futuro si gioca nel campo digitale”.

Il direttore sente il momento: “È una prova complessa, ma affascinante quella che si apre davanti alla redazione de L’Espresso che è pronta ad affrontarla, e a vincerla, con la consueta professionalità, tenacia, passione, coraggio, attaccamento al giornale. L’Espresso è il primo settimanale italiano e uno tra i primi a livello europeo, un grande patrimonio d’informazione indipendente. Sappiamo tutti che la via delle edicole, in questo tempo, è tortuosa e piena di ostacoli, ma siamo sicuri che la forza del prodotto grazie alle capacità dei suoi giornalisti, la fedeltà dei nostri lettori (la confermano i circa 30 mila abbonati), assieme a quello che rappresenta L’Espresso per la storia civile del nostro Paese e alle novità di lettura che introdurremo già dal prossimo numero, ci sosterranno”.

Ma alla redazione de L’Espresso, e nei piani alti della società editrice, sono pronti a sostenere la sfida: “Non arriviamo a questo appuntamento con le mani in mano. L’azienda BFC Media che controlla L’Espresso, con i suoi quasi trent’anni di vita nel panorama dell’editoria italiana, ha messo a punto una serie di strumenti e di iniziative che consentiranno al settimanale di poter vivere una propria vita in serenità e indipendenza. Il giornale presenterà alcune novità nei contenuti, che vi racconteremo nel prossimo numero, quando sarà anche possibile apprezzarle e valutarle”.

Rossi, infine, annuncia novità: “Abbiamo finalmente un nuovo sito, lespresso.it, che ci consentirà di mettere in pista un progetto editoriale finalmente compiuto: il giornale, la parte digitale, gli eventi che entro l’anno prenderanno il via assieme ad altre iniziative digitali e cartacee che sono in costruzione e vedranno la luce già prima della fine di questo 2023. Nei prossimi mesi prenderà corpo una proposta editoriale rivoluzionaria e rivoluzionata rispetto alla tradizione che comunque verrà difesa a ogni costo”.

Luca Esposito

Recent Posts

I giornalisti sfiduciano il direttore di Oggi Andrea Biavardi

C’è maretta al settimanale Oggi: i giornalisti hanno sfiduciato il direttore Andrea Biavardi, subentrato a…

1 giorno ago

Contributi alle assunzioni 2023, ecco tutti i beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

3 giorni ago

Askanews, i giornalisti dicono sì ai prepensionamenti

Fumata bianca ad Askanews: l’assemblea dei giornalisti dà il via libera alla proposta di prepensionamenti.…

4 giorni ago

Circolare n. 53 del 20/11/2024 – Contributi sulla trasformazione dei contratti giornalistici, pubblicato l’elenco dei beneficiari

Facendo seguito alla nostra circolare n. 25/2024 segnaliamo che con Decreto del Capo del Dipartimento…

5 giorni ago

Trump e i social network

Le cose cambiano, tutto scorre direbbe Eraclito. Sono passati meno di cinque anni dal 2020,…

6 giorni ago

Gli editori Ue contro Google: il pluralismo messo a repentaglio dallo strapotere web

Le associazioni degli editori europee sono pronte a ingaggiare battaglia contro Google. Per il caso…

6 giorni ago