L’Espresso si regala il phygital per i suoi 70 anni. “Il 2025 non sarà solo un anno di celebrazioni e ricordi, ma un anno di nuove visioni e sfide”, promettono dal settimanale. Che si prepara a varare “un’esperienza phygital: nasce così un ecosistema multimediale che integra la solidità del magazine cartaceo con una presenza digitale completamente rinnovata, pensata per rispondere alle esigenze di un pubblico sempre più connesso”. L’azienda ha fatto sapere che “l’evoluzione de L’Espresso verso nuove frontiere del mercato passa attraverso iniziative strategiche che rafforzano la sua indipendenza e capacità competitiva”. Tra queste, “in primo piano la creazione di una struttura commerciale in house per la gestione diretta delle opportunità pubblicitarie e di partnership strategiche. La supervisione commerciale è stata affidata a Fabrizio Piscopo, professionista autorevole nel panorama della pubblicità e già Media&Adv Executive di Rai, Sky Media, Discovery, Group M. Grazie alla sua esperienza pluriennale e alla sua profonda conoscenza del mercato, Piscopo guiderà come General Media Advisor questo nuovo assetto con l’obiettivo di ottimizzare le performance commerciali e valorizzare ulteriormente il posizionamento del brand L’Espresso nel panorama editoriale e pubblicitario”. Ma non sarà l’unica novità né la sola new entry: “L’Espresso.it si trasforma, non solo esteticamente ma anche nell’approccio: con la guida del nuovo responsabile del sito e dei social, Felice Florio, sarà presto online un restyling completo del sito web e dell’app, pensati per offrire un’esperienza di lettura ancora più immersiva e interattiva. La nuova piattaforma – anche grazie al supporto del tech partner Fytur – sarà progettata per migliorare la navigazione, soprattutto da mobile, arricchire la fruizione dei contenuti e adattarsi alle esigenze di un pubblico sempre più digitale. Parallelamente, i social network, con una grafica rinnovata, diventeranno uno spazio centrale di dialogo e approfondimento, trasformandosi in un vero e proprio hub di confronto diretto con i lettori, oltre a una fonte di notizie sempre aggiornate”. Tra tante novità una certezza: Emilio Carelli alla direzione con la tradizionale barra dritta de L’Espresso: “E a distanza di 70 anni, la missione di struttura d’opinione, così definita dal fondatore Eugenio Scalfari, è rimasta la stessa. Tuttavia, il mondo è cambiato profondamente ed è arrivato il momento di compiere un passo avanti anche per L’Espresso, con l’obiettivo di garantire un’informazione ancora più immediata, incisiva, sempre libera. Proprio in questa direzione si colloca l’acquisizione de L’Espresso da parte del Gruppo Ludoil, avvenuta nel dicembre 2023. Questo passaggio ha segnato l’avvio di una nuova fase per la testata, con una duplice ambizione: consolidare il settimanale come un modello di eccellenza nell’informazione e trasformarlo in una moderna media company, capace di sfruttare molteplici canali di comunicazione per ampliare la propria portata e rafforzare l’impatto del suo messaggio”.
A supporto di questa visione, l’editore Donato Ammaturo “ha delineato una strategia chiara per il futuro, con obiettivi ben definiti a breve, medio e lungo termine. Contemporaneamente, la linea editoriale del direttore Emilio Carelli resta fedele alla tradizione, che non si limita a osservare la realtà, ma la indaga in profondità: politica, economia e cultura vengono raccontate con lo sguardo unico delle grandi inchieste, capaci di illuminare le zone d’ombra e dare voce alle storie che contano davvero”.
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