Il governo turco cerca di mettere le mani sui social network, anche se per il momento con scarso successo. Sui quotidiani della Mezzaluna è comparsa la notizia che le autorità di Ankara hanno chiesto a Twitter di aprire un ufficio nel Paese in modo tale che rappresentanti della compagnia possano essere raggiunti con maggiore facilità. Proprio oggi il ministro dei Trasporti e delle Telecomunicazioni, Binali Yildirim, ha detto che il governo avrebbe gradito avere qualcuno che gli desse spiegazioni in caso di bisogno. Secondo rumors, il governo avrebbe chiesto a Twitter di fornire le identità degli utenti che «postano» commenti insolenti e offensivi nei confronti del premier o di ministri. Dal social network non sono arrivate repliche, ma pare che la società per il momento non abbia intenzione di accontentare Ankara.