EQUO COMPENSO. SI VA VERSO L’APPROVAZIONE

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Passo avanti verso l’approvazione per la legge sull’equo compenso dei giornalisti. La commissione Lavoro del Senato riunita in sede deliberante ha approvato il ddl che ora, modificato nel corso della lettura a Palazzo Madama, torna ora all’esame della Camera. “Si tratta di un passo avanti importante un primo passo per trovare una soluzione alla tragica piaga del precariato e della schiavitù intellettuale a cui sono sottoposti tanti giovani e meno giovani giornalisti – dichiarano i senatori Pd, Vincenzo Vita e Achille Passoni – rivolgiamo un plauso ed un ringraziamento al presidente e ai colleghi che tutti insieme, ad eccezione della Lega Nord, hanno voluto votare un testo con qualche miglioramento”. “Il via libera da parte del Senato a questo ddl porterà due importanti novità – spiega dal canto suo il presidente della commissione Lavoro, Pasquale Giuliano del Pdl -: da un lato l’obbligo di garantire ai free lance un equo compenso modulato sui trattamenti previsti per analoghe attività, così come dispone il contratto nazionale di lavoro. Da una recente indagine conoscitiva, svolta proprio al Senato, era emersa una situazione di diffusa e grave violazione ai danni dei free lance dell’applicazione della legislazione in materia di lavoro. Dall’altro lato sarà istituita una commissione alla quale parteciperanno i rappresentanti dei sindacati, degli editori, dell’Ordine dei giornalisti, dell’Inpgi, del sindacato dei giornalisti e del governo. Alla commissione spetterà il compito di valutare le prassi retributive in atto nei gruppi editoriali, prevedendo che, in caso di mancata applicazione, le imprese non abbiano accesso al contributo all’editoria oppure lo perdano”. Nella nuova versione, approvata a Palazzo Madama, infatti, si prevede che la mancata iscrizione per un periodo superiore a sei mesi dall’elenco delle testate che garantiscono il rispetto dell’equo compenso, comporterebbe la decadenza sia dai contributi all’editoria sia da “eventuali altri benefici pubblici”. Viene inoltre previsto che “il patto contenente condizioni contrattuali in violazione del compenso equo è nullo”. Soddisfazione è stata espressa dalla Fnsi. “In un quadro grave e pesante per il mondo del giornalismo – scrive la Federazione della stampa in un comunicato – finalmente dalle istituzioni giunge una buona notizia. Il Senato ha approvato le norme che prevedono l’equo compenso per il lavoro autonomo giornalistico. Il testo, emendato, ora deve tornare alla Camera. Il nostro auspicio è che il percorso della legge si concluda rapidamente e bene. E’ importante e di grandissimo valore che dal Parlamento sia venuto un segnale di riconoscimento della necessità di difendere la dignità dei giornalisti lavoratori autonomi, spesso calpestata anche attraverso la pratica di trattamenti economici vergognosi. L’approvazione del provvedimento è anche il frutto del costante impegno del Sindacato dei giornalisti nel suo complesso e della sua Commissione lavoro autonomo in particolare”.

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