Nella seduta del 19 giugno 2014, la Commissione per la valutazione dell’equo compenso nel lavoro giornalistico, istituita dalla legge del 31 dicembre 2012, n. 233, ha approvato – a maggioranza, con il solo voto contrario dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti – la delibera che stabilisce i parametri di determinazione dell’equo compenso nel lavoro giornalistico. Tali parametri si applicano ai giornalisti iscritti all’albo, non titolari di rapporto di lavoro subordinato, nell’ambito delle imprese editrici di quotidiani e di periodici, anche telematici, delle agenzie di stampa e delle emittenti radio-televisive. In particolare, è stato individuato un primo scaglione quantitativo di produzione di contenuti editoriali, cui corrisponde un trattamento economico minimo inderogabile, correlato a ciascuna tipologia di prodotto editoriale; per un eventuale secondo scaglione sono poi stabiliti trattamenti economici variabili costituiti da maggiorazioni percentuali dei trattamenti minimi; infine, per produzioni ulteriori di contenuti editoriali, i relativi trattamenti sono da concordare tra le parti secondo equità. Con la medesima delibera si è dato, inoltre, mandato alle parti sociali di dare efficacia ed operatività, nel termine di 30 giorni, ai contenuti della delibera stessa, attraverso la sottoscrizione di accordi, così da assicurare la più estesa ed uniforme applicazione dei parametri approvati dalla Commissione.
Infine, la Commissione ha deliberato di aggiornare i propri lavori in vista dell’assolvimento dell’ulteriore compito ad essa affidato di redigere l’elenco delle imprese editoriali che assicurano il rispetto dei parametri dell’equo compenso come approvati nella delibera.