Si chiama “Pay the Writer!” (Pagare i collaboratori!) la campagna lanciata dalla National Writer’s Union (NWU), il sindacato degli autori che collaborano con le testate di informazione, per assicurare a blogger indipendenti, giornalisti e scrittori il compenso per il loro lavoro. Il presidente del sindacato, Larry Goldbetter, ha spiegato che la campagna sta andando bene, anche se si tratta di una battaglia complessa. «Il giornalismo – spiega Goldbetter nell’intervista – sta vivendo questo mutamento radicale dalla stampa al digitale e gli editori hanno il coltello dalla parte del manico. Siamo un piccolo sindacato ma con un forza lavoro sterminata che sta assistendo al collasso della sua capacità di guadagnarsi da vivere col suo lavoro».
«Le nuove tecnologie editoriali – continua Larry Goldbetter – hanno reso molto più facile scrivere ed essere pubblicati, ma nello stesso tempo rendono sempre più difficile guadagnarsi la vita. Ma questo non significa che lì non ci siano soldi. Pensate ad Arianna Huffington, ad esempio, che guadagna 4 milioni di dollari l’anno ad AOL. E proprio AOL ha registrato un forte aumento dei ricavi pubblicitari nel primo trimestre di quest’anno, ma continua a tagliare i compensi dei collaboratori». La soluzione proposta è quella di «dar vita a un sindacato forte».