«Una reale riforma dell’editoria è l’unico strumento idoneo a garantire un sistema al contempo industriale e democratico». È questa la posizione espressa da Enzo Ghionni della Federazione italiana liberi editori (File), nel corso dell’audizione alla Commissione Cultura della Camera in merito al riordino dei contributi all’editoria.
«Invece – ha aggiunto – in un momento in cui il settore sta subendo trasformazioni epocali sembra che l’unico problema sia il sistema di sostegno che viene trattato attraverso norme disomogenee, con decreti legge per la cui conversione spesso i governi pongono la fiducia». Nello specifico del regolamento, Ghionni ha poi sottolineato che «esclude dall’accesso ai contributi alcune forze politiche che hanno un partito a tutti gli effetti ma sono privi della rappresentanza parlamentare», e che fa «venir meno il diritto soggettivo ai contributi, determinando una situazione di insostenibilità assoluta del settore».
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