La legge finanziaria 2010 ha introdotto importanti modifiche alla normativa in tema di sostegno pubblico all’editoria. In particolare, il comma 62 dell’art. 2, che limita il diritto ai contributi agli stanziamenti iscritti sul bilancio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, avrà un effetto dirompente in quanto rende incerti i contributi nel quantum.
A questo stato di cose si sono ribellati in tanti e la settimana scorsa, Vincenzo Vita (Pd) e Giuseppe Giulietti (Gruppo Misto) hanno chiesto al Consiglio dei Ministri, di inserire una norma relativa ai fondi per i giornali di cooperativa, di movimento e di partito, in modo tale da garantire il pagamento dei contributi da parte dello Stato per l’annualità in corso e quelle successive.
A tal proposito, il relatore di maggioranza, Lucio Malan ha fatto sapere che ci sarebbe la possibilità di risolvere, attraverso il decreto milleproroghe – da oggi all’esame della commissione Affari Costituzionali del Senato – alcune questioni rimaste fuori dalla finanziaria 2010, compreso il ‘nodo’ editoria.
Intanto le associazioni di settore e i cdr di alcune testate si incontreranno mercoledì 13 gennaio, a Roma, alle ore 11, presso la sala azzurra della Federazione nazionale della stampa (Fnsi), per progettare un’iniziativa comune.
La Fnsi e le Assostampa regionali plaudono alle parole di Giorgia Meloni che apre all’equo…
Alla conferenza di fine, anzi ormai di inizio anno, Giorgia Meloni parla del suo rapporto…
L’Usigrai va a congresso e non perde occasione di punzecchiare governo, politica e i vertici…
Ieri pomeriggio un volo proveniente da Teheran ha riportato in Italia Cecilia Sala, la giornalista…
A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…
Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…