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Emittenti locali, Fnsi lancia l’allarme licenziamenti. Editori spesso scorretti, ma da Palermo arriva una novità

Emittenti locali, allarme licenziamenteìi dalla Fnsi. Intanto in Sicilia si punta sull’Hd

E’ allarme rosso per il sistema delle emittenti radiotelevisive locali. A lanciare l’avvertimento è la Federazione Nazionale della Stampa Italiana (Fnsi) che fotografa lo stato di crisi dei mercati pubblicitari, i ritardi nell’erogazione dei contributi pubblici, il vero e proprio boom del problema legato alle frequenze di confine e delle interferenze estere che possono portare allo “switch off” di decine di emittenti in tutta Italia. Un altro possibile fattore della delicata situazione è la condotta degli imprenditori del sistema: secondo la Fnsi sarebbero, infatti, colpevoli di comportamenti irresponsabili scaricando tutto il lavoro sui dipendenti nonostante tagli generalizzati e licenziamenti senza criterio. Si tratta di un fenomeno che si espande sempre più in tutte le Regioni. A Roma, ad esempio, l’editore di Ies Tv (il Gruppo Garofalo) ha deciso all’improvviso di cacciare tutti i giornalisti.
Una piccola speranza arriva in questi giorni dall’emittente SiciliaHd, prima tv di tipo “locale” in alta definizione del nostro Paese: l’alta definizione come investimento produttivo e di rilancio del settore in un periodo di crisi profonda.

Licenziamenti a pioggia nell’emittenza privata
Una pioggia di licenziamenti sta investendo le emittenti locali in tutta la Penisola. Abbiamo già detto di quanto da poco successo a Ies Tv, ma anche a Rds, di proprietà della famiglia Montefusco, la redazione ha subito alcuni licenziamenti. In quest’ultimo caso le azioni sono state prese per motivi disciplinari. In ogni caso “Sono tutti episodi gravissimi – afferma Paolo Butturini, segretario della Associazione Stampa Romana (Asr) – legati da un comune denominatore: il disprezzo delle regole e della professione giornalistica. Dall’Asr un duro attacco al sistema imprenditoriale che guida le emittenti locali, “un settore alla deriva in cui imprenditori improvvisati e con altri scopi, o privi di scrupoli e allergici alle norme, dopo aver lucrato per anni su una pioggia di finanziamenti pubblici, lasciano il campo o ristrutturano a danno della nostra categoria”. Dal canto suo, l’Asr ha avviato tutele legali e sindacali a favore dei giornalisti licenziati, ma, sottolinea Butturini, “dove sono finiti gli Stati generali dell’emittenza promessi dal sottosegretario Giacomelli? Serve una forte iniziativa sindacale delle Associazioni e della Fnsi che pretenda il rispetto della dignità e delle professionalità. Bisogna fermare la strage dei posti di lavoro che mortifica i giornalisti e contribuisce ad aggravare i bilanci dell’Inpgi”.

Solidarietà e sostegno a favore dei giornalisti
La Fnsi assicura sostegno e solidarietà a chi è stato licenziato, ma invoca un monitoraggio maggiormente rigoroso, fino all’applicazione di sanzioni per gli imprenditori televisivi che vengono meno ai più elementari obblighi di responsabilità sociale o che proseguono le trasmissioni utilizzando impropriamente e irregolarmente personale e servizi giornalistici.
In particolare, non dovrebbe essere concesso nessun contributo a chi non svolga effettivamente il lavoro editoriale con un’organizzazione ed una produzione proprie, nel rispetto di tutti gli obblighi imposti dalla legge. Atteggiamenti sbagliati da parte di alcuni imprenditori, infatti, non vanno a danneggiare solo i dipendenti, ma anche tutti coloro che svolgono il proprio lavoro onestamente. Oltre che a rovinare l’intero comparto dell’emittenza locale. Dalla Fnsi è partita una segnalazione al Governo, con la richiesta d’intervento al Sottosegretario alle Comunicazioni per fare chiarezza sui contributi e avere delle certezze in merito alle questioni questioni legate alla condotta degli imprenditori.

Contro la crisi: SiciliaHd, la prima emittente locale in alta definizione
La tecnologia per sconfiggere la crisi: viene dalla Sicilia l’esempio di come investire, anche in un momento particolare come questo, possa aiutare la ripresa. Questa è l’idea dell’imprenditore palermitano Francesco Panasci: nasce a Palermo SiciliaHD, emittente televisiva siciliana di proprietà della Panastudio. E’ la prima emittente locale italiana a trasmettere in alta definizione, un incentivo a intraprendere azioni comuni per contrastare questa profonda crisi che ha colpito il mondo della televisione con particolare attenzione alle emittenti locali. Secondo Panasci “il passaggio all’Alta Definizione H24 permette di dare risposte dignitose alla crisi economica e di settore e di emergere dal contesto”. Già, perché a conti fatti l’Hd vive nella quotidianità attraverso gli smartphone, tablet, pc. Proprio la Tv (nella sua dimensione locale) si era quasi isolata dal processo evolutivo. “L’alta qualità sfruttata come fattore strategico per vincere questa sfida nel tempo, fondamentale per restare vivi e garantire piacere visivo. Un’ editoria di nuova generazione: l’Hd non solo come processo di evoluzione tecnologica, ma di alta qualità dell’evoluzione culturale dell’uomo imprenditore capace di trasformarsi e comprendere per tempo ogni nuova sfida si presenti lungo il cammino umano e professionale. L’Hd – conclude Panasci – è l’alta definizione dell’uomo e di ciò che lo circonda.

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