Elon Musk entra come un elefante nella cristalleria di Twitter e parte la “battaglia”. Il plurimiliardario americano, già titolare di Tesla e tanto influente che gli basta un twitt per far fluttuare il mercato delle bitcoin, ha investito tre miliardi di dollari. Per acquistare il 9,2 per cento delle azioni del social del canarino blu, così come riferisce CNBC.
L’ingresso di Musk nel consiglio d’amministrazione di Twitter è il nuovo campo di battaglia dell’economia e della finanza americana. Elon Musk, infatti, con questo nuovo investimento si propone come “l’uomo più ricco del mondo” ma (soprattutto) quale azionista di riferimento del colosso social fondato da Jack Dorsay. Ma non ci sarebbe grande feeling tra i due megamiliardari. E tra i due litiganti, il terzo – e che terzo, un colosso come Jeff Bazos – potrebbe prendere posizione.
Un “avviso” è partito dal Washington Post. Il giornale acquistato tempo fa proprio dal proprietario di Amazon. Che ha deprecato il fatto che l’uomo “più ricco del mondo” possa decidere il destino di Twitter. E, con esso, stabilire quale ed entro quali limiti declinare la libertà di opinione sul social americano. Una polemica che segue al sondaggio di Musk, che su Twitter ha chiesto agli utenti social se ritenevano rispettata dalla dirigenza la libertà di espressione. Manco a dirlo, una valanga di “no”.
L’avvento di Musk alla guida di Twitter potrebbe cambiare gli equilibri economici e finanziari americani. E, soprattutto, quelli della politica statunitense. Dorsay, per esempio, non ha mai fatto mistero di essere contro Trump e Twitter gli ha negato la tribuna social aprendo la strada a Facebook. E innescando una serie di reazioni ferocissime in ogni angolo del pianeta.
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