Il Ministero della Giustizia conferma la necessità di procedere al voto per l’Ordine dei Giornalisti. Una nota del Dicastero si è pronunciata, dopo l’ennesima richiesta, sulla proposta avanzata da tre ordini regionali che chiedevano il rinvio delle elezioni a quando ci sarebbero state condizioni sanitarie meno precarie rispetto all’emergenza Covid.
Ma il Ministero non ha voluto sentir ragioni e ha invitato “ad adoperarsi in ogni modo per rendere possibili le operazioni elettorali, rispettando la cadenza temporale prevista dal legislatore e dettando le modalità ritenute più opportune al fine di garantire la piena tutela della salute dei propri iscritti e del personale impiegato per le relative incombenze”.
Alla base della decisione ci sono alcune considerazioni tra cui quella dell’impossibilità, a causa dell’autonomia degli ordini, di poter bloccare d’imperio le elezioni a meno che non intervenga “l’eventuale introduzione di una apposita normativa per la fase emergenziale […] che precluda la possibilità di svolgere operazioni elettorali”. In pratica, senza un nuovo lockdown si può andare a votare. E poi, come ha ribadito il ministero “sono state riaperte, sia pure con misure di sicurezza, la maggior parte delle attività economiche e socio-culturali” oltre al fatto che, mentre si parla dell’opportunità o meno per i giornalisti di tornare al seggio, l’Italia andrà prestissimo al voto per il Referendum e le Regionali.
Dunque, si vota.
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