Elezioni europee, l’Agcom richiama le emittenti al rispetto della par condicio

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 Con un comunicato rilasciato sul suo sito ufficiale l’Autorità ha richiamato le principali emittenti nazionali ad osservare i principi a tutela del pluralismo durante la campagna elettorale per le Europee. Il Parlamento di Bruxelles sarà rinnovato il 25 maggio. Le tv dovranno assicurare il confronto tra i differenti schieramenti politici e vigilare affinchè non si verifichino squilibri a favore dell’una o dell’altra parte. L’Agcom monitorerà sia i telegiornali che i programmi di approfondimento politico. I dati saranno disponibili ogni due settimane sul sito del Garante. Solo nelle ultime tre settimane il controllo sarà effettuato ogni 7 giorni. La parità di trattamento è determinata in base al numero di voti conseguiti dai partiti alle ultime elezioni politiche. E’prevista in merito una diretta collaborazione con i direttori responsabili dei notiziari, i quali dovranno ricevere ogni settimana i dati elaborati dall’Autorità e porre rimedio ad eventuali disparità di trattamento. Un ultimo controllo è previsto per il 19 maggio, nel sesto giorno antecedente le elezioni. A vigilare sul pluralismo ci sarà anche la Commissione parlamentare per l’indirizzo e la vigilanza dei servizi radiotelevisivi, che ha già collaborato in sede di elaborazione dei criteri specifici da applicare alla campagna elettorale. L’Agcom precisa che le regole più rigide relative alla comunicazione politica non si applicano alla diffusione di notizie nei programmi di informazione. E’opportuno ricordare la differenza che c’è tra i programmi di approfondimento giornalistico e le trasmissioni esclusivamente politiche. In queste ultime il conduttore è un elemento passivo, una sorta di guardiano del pluralismo. Invece il fine di un contenitore di approfondimento giornalistico è quello di porre il telespettatore in diretta relazione con il fatto. E’ il conduttore a stabilire se il programma assume un contenuto più marcatamente politico. In quest’ultimo caso, come prescritto dalla legge 28/2000, anche questo tipo di trasmissioni deve garantire il rispetto della parità d’accesso nell’esposizione di opinioni politiche. Pertanto l’equa ripartizione degli spazi non sarà assicurata in base a criteri matematici, ma sarà rispettata l’autonomia delle testate giornalistiche.

Delibera 157-2014

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