«Il governo ritiri l’articolo del decreto legge varato dal Consiglio dei Ministri il 18 giugno in materia di editoria: non possiamo incamminarci sulla strada di un confronto tra maggioranza e opposizione con questa mannaia sulla testa. In questo modo si sottrae al Parlamento l’ambito della discussione, introducendo criteri di semplificazione in maniera indiscriminata»: è l’appello di Giovanna Melandri, ministro ombra delle comunicazioni del Pd. Siamo disponibili a un confronto sulla riforma dell’editoria e riteniamo necessaria una revisione profonda del sistema delle provvidenze nel segno della trasparenza – ha sottolinea Melandri – ma siamo contrari a un intervento indiscriminato. Ci auguriamo che il sottosegretario Bonaiuti rispetti l’impegno preso davanti al Parlamento di rispettare la potestà delle stesse Camere su questo terreno».
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