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EDITORIA, ECCO IL PIANO DEL GOVERNO

Cambia il sostegno all’editoria da parte del governo. Il sottosegretario con delega all’Editoria il Pd Giovanni Legnini traccia le possibili soluzioni per arginare la crisi del settore. “Occorre un grande progetto di innovazione da declinare in atti normativi e sostenere con nuove risorse finanziarie”, racconta in un’intervista al Corriere della Sera del 2 giugno.

Gli argomenti sviscerati nell’intervista sono stati poi ribaditi il giorno successivo durante un incontro tra le principali associazioni e realtà rappresentanti l’editoria e il giornalismo in Italia quando è stata ribadita la volontà – anche del nuovo governo – di dare garanzie di sostegno all’editoria tradizionale, facendo però in modo che si innovi e si integrino giovani leve. Un supporto erogato in maniera più accorta e sicuramente più “intelligente”, che inevitabilmente apre le porte al mondo dell’editoria digitale. L’obiettivo illustrato dal sottosegretario e’ ”tracciare una road map per arrivare al piu’ presto ad una soluzione condivisa per porre un argine alla crisi del settore”, così come richiesto dal premier Enrico Letta.

Tra i primi obiettivi: ripristino del fondo sull’editoria e rifinanziamento della legge 416 per gli esuberi nelle aziende in crisi. “I fondi – ha spiegato Legnini – arriveranno, a patto che il loro stanziamento sia legato a misure per l’innovazione e l’ingresso di giovani”. Un impianto che ha trovato nel complesso il favore degli interlocutori, a partire dal presidente Fieg Giulio Anselmi e dal segretario Fnsi Franco Siddi.

Il rilancio del settore passa inevitabilmente attraverso l’informazione online. Legnini  dimostra di conoscere la problematica e cita tra i potenziali pericoli la mancanza di affidabilità delle fonti e dunque delle notizie. “Una quantità rilevante di non – notizie circola in rete – evidenzia il sottosegretario – occorre quindi una rigorosa strutturazione della filiera. Per esempio una qualche forma di certificazione dei giornali online. Gli stessi motori di ricerca andranno sollecitati a fornire un contributo al progetto di innovazione del sistema editoriale”. Anselmi ha proposto di aprire una trattativa con i motori di ricerca sull’esempio della Francia perche’ venga riconosciuto il copyright e questa sembra la strada che intende intraprendere il governo dopo un confronto tra le parti interessate.

Legnini riconosce che “c’è una gravissima crisi della distribuzione” e che “gli ultimi interventi normativi si sono rivelati confusi” tanto da non aver bloccato la chiusura di centinaia di esercenti. Quindi per il sottosegretario “dobbiamo salvaguardare anche questo settore, in molte parti del territorio è a rischio la possibilità stessa di leggere giornali e periodici. Il trasporto costa troppo rispetto al ricavo” Per questo a breve sarà convocato un tavolo con le associazioni degli edicolanti.

 

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