Ancora alta tensione tra l’Editore Urbano Cairo e i giornalisti del Corriere del Veneto. I giornalisti e i collaboratori della testata nei giorni scorsi si sono astenuti per un’intera giornata dal lavoro per manifestare contro i ritardi nei pagamenti e i tagli del 20% imposti dall’editore alla retribuzione dei collaboratori per le notizie brevi. I collaboratori, che realizzano parte delle pagine dell’edizione locale del giornale, hanno chiesto all’ editore l’aumento dei compensi aggiornati dal 2007. Nel mese di febbraio il cdr del Corriere del Veneto denunciò le condizioni contrattuali stabilite dall’editore e ritardi nei pagamenti. Il sindacato giornalisti veneti ha espresso la sua solidarietà ai redattori che hanno aderito allo sciopero: “Lo sciopero è un segnale forte all ’azienda dopo diverse difficoltà con l’editore che in questi giorni ha imposto in maniera unilaterale la riduzione del 20% rispetto al compenso delle notizie cosiddette brevi. Alla mobilitazione hanno aderito anche chi non è direttamente interessato che ha comunque deciso di unirsi alla protesta per manifestare un disagio – spiega il sindacato giornalisti Veneto– che già nelle scorse settimane era emerso con chiarezza a causa nel ritardo nei pagamenti. Problema, quest’ultimo, risolto grazie al prezioso lavoro del comitato di redazione, che assieme a Sgv, ha mostrato concreta attenzione alle ragioni dei collaboratori, anche con azioni di rappresentanza e apprezzate prese di tutela di posizione a loro tutela. Il sindacato regionale osserva infine che l’unità tra giornalisti dipendenti e giornalisti aggiunti, ovvero i collaboratori, è fondamentale perché tutte le professionalità siano debitamente valorizzate in quanto imprescindibili nella costruzione quotidiana di prodotto editoriale di qualità”. Anche Refusi, il coordinamento dei giornalisti atipici freelance precari del veneto “auspica che si continui a procedere insieme su questa strada, creando le premesse per un rafforzamento di tutele e diritti per tutti”. L’Ordine e sindacato del Veneto hanno chiesto inoltre l’istituzione di un tavolo regionale sul tema informazione locale al fine di riprendere la discussione per l’attuazione del regolamento della legge sulle “Norme in materia di sostegno al sistema radiotelevisivo e editoriale locale” e per l’equa retribuzione della professione giornalistica approvata nell’aprile 2015. Le due associazioni chiedono alla Regione di promuovere un confronto costruttivo sul tema dei collaboratori “ricordando – conludono Ordine e Assostampa regionali – “che l’informazione corretta e indipendente è un servizio pubblico in quanto concorre allo sviluppo e alla crescita della società democratica e pluralista”.
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