Categories: Diritto d'Autore

EDITORI EUROPEI COMPATTI CONTRO GOOGLE. MA CONVIENE VERAMENTE?

Anche gli editori italiani scendono in campo per la tutela del diritto d’autore. Italia, Francia e Germania fanno fronte comune contro Google.

In origine è stato il governo teutonico a proporre una legge che imponesse al noto motore di ricerca di pagare agli editori la pubblicazione di frammenti di notizie su Google News. A nulla sono valse le parole di Eric Schmidt, ceo (chief executive officer) di Google, che ha evidenziato i benefici economici nati dalla cooperazione tra il motore di ricerca e le principali testate giornalistiche. La legge, ribattezzata Lex Google, è stata approvata dal Governo a fine agosto, ed ha subito destato l’interesse della Francia, anch’essa impegnata da anni in una battaglia legale con Google. L’esecutivo francese si è detto disponibile a varare una legge per impedire al motore di ricerca la semplice aggregazione di notizie contenenti link di quotidiani locali. Ieri, al termine del meeting romano tenutosi tra editori italiani, tedeschi e transalpini, anche il Belpaese è entrato ufficialmente nell’azione per la tutela dei contenuti editoriali. Guerra sia, dunque. Ma ci si chiede se sia saggio adottare mosse simili a quelle degli editori brasiliani, dissociatisi dalla piattaforma di notizie.

Google, infatti, indicizza i lettori verso i siti dei giornali, ma non si sostituisce ad essi. E va anche detto che senza i servizi offerti dal motore di ricerca, i click sui portali delle testate diminuirebbero radicalmente. Gli editori, i grandi editori, la vedono, ovviamente, in maniera diversa. Sono dell’opinione che il colosso di Mountain View, con i suoi trafiletti, distolga l’attenzione dei lettori dalle notizie. Attenzione, però, perché Google non è inerme di fronte alle azioni paventate dai Governi. A eventuali richieste di pagamento per violazione del copyright, può sempre rispondere togliendo i siti degli editori dal proprio motore di ricerca. Una mossa che per i giornali determinerebbe perdite più ingenti di quelle provocate dai link di Google News.

editoriatv

Recent Posts

Il Washington Post di Bezos non pubblica una vignetta sul suo editore

A proposito di libertà di stampa e nuovi padroni del vapore, sentite questa: il Washington…

9 ore ago

Il dietrofront di Zuck sui fact-checker: nemmeno gli Ott sono imbattibili

Il passo indietro di Mark Zuckerberg dimostra che, in fondo, nemmeno i giganti del web…

9 ore ago

Dall’auto all’algoritmo: John Elkann nel Cda di Meta

Dalle macchine all'algoritmo: John Elkann è stato nominato nuovo membro del cda di Meta. Che…

1 giorno ago

Mille proroghe, tutte le novità 2025 per l’editoria

Innanzitutto, buon anno a tutti. Ci fa piacere iniziare questo 2025 con una buona notizia…

4 giorni ago

Circolare n. 2 del 03/01/2025 – Legge di bilancio e norme in materia di editoria

Sulla Gazzetta Ufficiale n. 305 del 31 dicembre 2024 è stata pubblicata la legge 30 dicembre…

5 giorni ago

Democrazia in crisi: per Mattarella si salva tutelando il pluralismo

La chiave per leggere il presente, per garantire un futuro alla democrazia, per il presidente…

5 giorni ago