Categories: News Edicole

Edicole, Francia. Via libera all’aumento dell’aggio

canecaneIn Francia sembra giunto il momento di mettere un freno alla chiusura delle edicole. Erano 29.749 nel 2008, non sono più di 26.816 nel 2013, quasi 3.000 punti vendita in meno. “  Gli imprenditori stanno lasciando la professione . Bisogna intervenire“. Queste le parole di Daniel Panetto, presidente dell’Unione Nazionale per il giornale. 

Il via libera all’aumento dell’aggio sulle vendite è stato recentemente approvato dal Consiglio Supremo della Stampa (CSMP), che ha emanato le direttive che porteranno una boccata di ossigeno agli edicolanti a partire da fine Giugno. Nei dettagli, gli aumenti dell’aggio riguarderanno tutte le fasce di rivenditori. Siano esse edicole specializzate (quelle presenti negli aeroporti ad esempio) sia le rivendite “pure”, e saranno differenziate a secondo l’ubicazione. I supermercati otterrebbero introiti maggiori per un importo pari a 6,5 milioni e agli edicolanti andranno il resto (la dotazione aggiuntiva per l’aumento delle commissioni di vendita sarebbe pari a 27,6 milioni di euro). Le edicole pure beneficeranno di un aumento dell’aggio che andrà ad assestarsi al 23%. Nelle zone rurali le edicole che fungeranno da punti di raccolta avranno un benefit extra. 
Ma chi pagherà tutto questo?
L’aumento dell’aggio non comporterà un aumento dei costi del prodotto editoriale. Il 60% verrà pagato dagli editori ed il 40% da Presstalis. 
Insomma in Francia sembra che il fronte comune fra edicole, distributori ed editori inizi a dare i primi frutti. Già Presstalis pochi giorni fa con l’App Zeens (Leggi qui) aveva teso una mano agli edicolanti. Ma anche il Governo sta facendo la sua parte con gli aiuti per ammodernare le edicole. 

Qui di seguito alcuni dati del comparto edicole in Francia

Evoluzione del numero di punti vendita (attivi e ausiliari)

 

(Fonte: Presstalis)

Tipologia dei punti attivi di vendita standard fine dicembre

(Fonte: Presstalis) 

Creazioni di punti vendita

 

(Fonte: CSMP)

In Italia invece si assiste ad un menefreghismo totale della categoria. Gli editori regalano riviste in cambio di mutande usate (leggi qui) o di olio per capelli (leggi qui).  RCS continua a regalare copie e voli (leggi qui qui), De Benedetti farebbe carte false per vendere i suoi prodotti anche dai meccanici e non c’è traccia della dotazione straordinaria del fondo previsto per l’informatizzazione della filiera…
Dimenticavo di citare john elkann. Recentemente ha detto che l’informazione dovrebbe abbandonare il cartaceo e rivolgersi solo al web…(leggi qui)

Recent Posts

“Stallo in Commissione” e Floridia chiama il Quirinale

La presidenza della Commissione Vigilanza Rai è pronta a fare appello al Capo dello Stato…

42 minuti ago

Agenzia Dire, l’ora della solidarietà mentre infuria la polemica

Agenzia Dire, è l’ora della solidarietà: dopo la seconda giornata di sciopero, decisa già sabato…

23 ore ago

Ai e oltre, la Fnsi richiama gli editori al tavolo delle trattative

Dall’intelligenza artificiale al rinnovo del contratto: la Fnsi torna alla carica e chiede un tavolo…

1 giorno ago

Circolare n. 14 del 24/03/2025 – Indicazione obbligatoria in nota integrativa dei contributi ricevuti

Nell’imminenza dell’approvazione del bilancio di esercizio al 31 dicembre 2024, ricordiamo che sulla base dell’l’articolo 1, commi…

2 giorni ago

Dire, la pazienza è finita: dopo lo sciopero i giornalisti si mobilitano

Dire, la situazione si complica: i giornalisti restano senza stipendio e venerdì scorso hanno deciso…

2 giorni ago

Più pizzette meno libri: il Sud adesso non legge più

Più pizzette meno libri: la questione meridionale travolge l’editoria e al Sud non si legge…

4 giorni ago