“Il taglio dei prezzi di copertina si traduce in un dimezzamento del guadagno per noi che lavoriamo con l’aggio, cioè una percentuale sul venduto. Così, a fronte di costi di gestione che nella migliore delle ipotesi restano gli stessi, presto resteranno solo le edicole con un giro di vendite altissimo”, prosegue Gori. Eppure, il settore offrirebbe ancora margini di crescita, soprattutto per i giovani: “ad oggi ci sono 170 edicolanti in provincia di Arezzo, di cui 33 nel solo capoluogo con una media di minimo due occupati ciascuno. Proprio nel capoluogo molte rivendite di colleghi che volevano andare in pensione sono state rilevate da under 35, in molti casi donne. Ma rischiano di non farcela se non cambia subito qualcosa. Per fortuna la liberalizzazione non ha toccato il nostro settore e quindi le licenze valgono ancora qualcosa”.
A livello sindacale, Snag Confcommercio sta quindi facendo il tour della provincia : “abbiamo iniziato da Arezzo, nelle prossime settimane faremo incontri in tutte le vallate per conoscere i problemi di ogni zona. Poi, insieme, cercheremo di migliorare i rapporti con le aziende di distribuzione dei giornali in merito alla gestione di rese, rimanenze e percentuali di sconto e, soprattutto, di fare pressione perché finalmente qualcosa si muova sul fronte della riforma dell’editoria” sottolinea Gori, “ecco perché alla riunione aretina c’era anche il nostro vicepresidente nazionale Snag Confcommercio Andrea Innocenti, che ci ha aggiornato sugli ultimi sviluppi della questione. Speriamo che tra le tante riforme in campo, Renzi pensi anche a questa”.
(http://www.arezzotv.net/)
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