Alzi la mano chi ha ricevuto un invito a Twoo in questi giorni. Ecco: praticamente tutti. Le caselle di posta vengono tempestate da richieste provenienti da contatti conosciuti e in Rete rimbalza un quesito comune: cos’è Twoo? E, soprattutto, perché spara inviti in maniera automatica? Per saziare la nostra (e la vostra) curiosità ci siamo riversati su Google alla ricerca della creatura incriminata. Il portale è Twoo.com e si presenta come network in grande espansione e grado di farci conoscere persone nuove. Perché non provarlo?
Vista la quotidiana pioggia di mail, evito per ora di compilare il campo della registrazione o di collegarmi tramite profilo Facebook e provo a capirci qualcosa in più. La sezione informazioni ribadisce la volontà di farmi incontrare persone nuove, permettermi di approfondire la conoscenza via chat e promette di non farmi incappare in profili falsi. Nelle risposte alle domande frequenti, Twoo si difende dall’accusa di inviare messaggi ai contatti di posta elettronica dell’utente senza permesso e chiarisce che ” durante la procedura di registrazione viene offerta la possibilità di importare contatti da altri servizi al fine di aiutarti a invitare i tuoi amici più facilmente. Poi si può scegliere se inviare questi inviti o meno”. Mi addentro a questo punto nella rete per scoprire se è effettivamente così. Uso il login via Facebook, poiché il portale promette che non pubblicherà alcun messaggio sulla mia bacheca. Una volta collegato il profilo, ricevo immediatamente una mail con id e password per l’accesso e su Twoo mi viene chiesta la password della mia casella di posta elettronica ” per scoprire quali contatti si sono uniti a Twoo”. Se così fosse, non dovrebbe partire alcun messaggio dal mio indirizzo. Provo. Dopo averci pensato un po’ su, mi mostra le foto di alcuni contatti e li definisce ” amici in attesa di connessione”. Si può scegliere la voce connetti o optare per il passo successivo. Scelgo la la seconda opzione. A questo punto compaiono i contatti che già si sono registrati e, sì, accetto di legarmi a loro anche su questa piattaforma. Nei due minuti appena trascorsi, la mia vicina di scrivania ha ricevuto quattro mail di invito dal mio indirizzo mail: lei non è già iscritta a Twoo. Il bello è che, appunto, la mail parte dal mio indirizzo e non da quello del simpatico portale e devo passare i dieci minuti successivi a scusarmi con tutti quelli che mi rispondono chiedendomi di cosa si tratti e cosa mi sia preso. Spiego che sto testando il diabolico affare per lavoro e torno alla registrazione.
Mi chiede adesso i dati relativi alla mia situazione sentimentale, lavorativa e formativa. Compilo. E finalmente entro nella pagina principale: pare che il mio giovanissimo profilo sia già stato visitato da 41 persone, che io piaccia a 3 e che la mia popolarità sia molto alta. Mica male. Senza troppi preamboli Twoo mi chiede se sto cercando uomini fra i 24 e 40 anni a Milano e mi domanda direttamente chi preferisco tra un Mattia a torso nudo e uno Youseef adagiato sugli scogli. Io mi chiedo più che altro come faccia a sapere la mia età e la città in cui abito, visto che non ho compilato alcun campo di questo genere: deve aver importato le informazioni da Facebook.
Andiamo avanti. Ci sonodiverse possibilità: Gioca, Cerca, Profilo e Chat. In quest’ultima ho già accumulato cinque tentativi di conversazioni, uno dei quali parte da un ragazzo che vuole adorare i miei divini piedi. Preferisco andare in Gioca, non me ne voglia il mio ammiratore: mi viene proposta una carrellata di foto di uomini milanesi tra i 24 e i 40 (volendo potrei cambiare i parametri) a cui devo dare approvazione, beneficio del dubbio o una risposta negativa. In Profilo ci sono, ahimè, quattro foto pescate a caso dai miei album Facebook e l’invito a rispondere a una serie di domande per definire più precisamente i miei gusti e interessi. La pagina Cerca contiene un piccolo motore di ricerca interno per scovare più facilmente contatti a me affini. Tutto ciò è gratis. Pagando 3 euro a settimana e inserendo il proprio numero di cellulare si può navigare nell’anonimato, guardare chi ha visitato il tua profilo, visitare i profili proposti nei giochi e contattare liberamente tutti senza limiti. Evito, quello che ho visto è più che sufficiente: si tratta di un social network che, previo inserimento di password o collegamento con il profilo, ingloba i dati inseriti sulle altre piattaforme e vuole aiutarmi a cercare persone con i miei stessi interessi, mettendomi a disposizione anche una versione premium. Esistono anche le app per iOs e Android.
Ne faccio tranquillamente a meno e vorrei solo, a questo punto, cancellarmi dalla piattaforma, recuperando possibilmente il controllo totale dei miei dati. Parto da Facebook e rimuovo l’applicazione. Torno su Twoo e vado in Impostazioni, Modifica account e scelgo la voce – ben mimetizzata tono su tono – Cancella account. Twoo prova a farmi cambiare idea con un paio di schermate e alla fine cede chiedendomi la password che mi ha inviato inizialmente (non cancellate la mail di avvenuta registrazione per nessun motivo al mondo). Procedo e dovrei essere libera. Lo sarò sicuramente fra sei mesi perché un messaggio di posta elettronica mi avvisa della possibilità di riattivare il mio account entro questo periodo. Ciò vuol dire che fino a luglio terranno in caldo i miei dati. E i vostri, se deciderete di iscrivervi. Per tutti gli altri: sappiate che c’è la possibilità di liberarsi dalla valanga di inviti cliccando sul link in fondo alla richiesta che ricevete dai vostri contatti.