E’ stato discusso oggi nel
preconsiglio dei ministri il testo della Nuova disciplina
dell’editoria e delega al governo per l’emanazione di un testo
unico sul riordino della legislazione nel settore editoriale. Il
testo presentato dal sottosegretario Ricardo Franco Levi – che
oggi è stato ricevuto dal presidente della Repubblica Giorgio
Napolitano – sarà oggetto, a quanto si apprende, di alcune
riunioni per gli ultimi ritocchi alla versione che venerdì
sarà discussa in Consiglio dei ministri. Il documento sarebbe
dunque alle battute finali.
Nella versione in possesso dell’ANSA si tratta di 28
articoli, a partire da quello che definisce il prodotto
editoriale come “qualsiasi prodotto contraddistinto da
finalità di informazione, di formazione, di divulgazione, di
intrattenimento, che sia destinato alla pubblicazione, quali che
siano la forma nella quale esso è realizzato e il mezzo con il
quale esso viene diffuso”, esclusi soltanto i prodotti
discografici e audiovisivi.
Riguarda aspetti nuovi come la disciplina delle rassegne
stampa, i collaterali, le attività editoriali su internet, le
posizioni dominanti, il mercato della pubblicità del settore,
la distribuzione, il prezzo dei libri. Si affronta anche la
questione del sostegno alle imprese, ridefinendo le norme e le
condizioni d’accesso e le procedure per i contributi. Si prevede
il credito d’imposta per investimenti finalizzati
all’innovazione e il rifinanziamento del Fondo per la mobilità
e la riqualificazione professionale dei giornalisti. Sono
previste agevolazioni per la vendita in abbonamento.
Si punta alla promozione della lettura e distribuzione dei
quotidiani nelle scuole. Infine si dà delega al governo per la
redazione del Testo unico in materia di editoria.
POSIZIONI DOMINANTI – Ferma restando la legge 416 del 1981,
é l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni a determinare
i mercati rilevanti per il settore e “può definire ulteriori
elementi di valutazione”. La verifica è affidata sempre
all’Agcom che adotta i provvedimenti necessari. In caso di
violazioni si perdono i diritti alle provvidenze e alle
agevolazioni mentre le sanzioni previste vanno da 10 mila a 300
mila euro.
SOSTEGNO DIRETTO ALLE IMPRESE. Sostegno diretto per
cooperative costituite da almeno 5 anni che associno almeno il
50% dei giornalisti dipendenti. Per i giornali di forze
politiche – quotidiani, periodici e anche su internet – che
facciano riferimento ad un gruppo parlamentare in una delle
camere o almeno due rappresentanti eletti nelle proprie liste al
Parlamento Europeo. Società la cui maggioranza sia detenuta da
cooperative, fondazioni o enti morali senza fini di lucro che
abbiano maturato il diritto al 31 dicembre 2005. Imprese
editrici che editino da almeno 5 anni quotidiani italiani
pubblicati all’estero. Inoltre le cooperative e le imprese che
perdono la qualifica di organo politico in base a questa nuova
legge, “continuano a percepire i contributi” se entro un anno
dall’entrata in vigore “si trasformano in cooperative
giornalistiche”. Per i periodici no profit che esistono da
almeno 5 anni è previsto invece un fondo di dieci milioni di
euro l’anno. I contributi diretti non possono in nessun caso
superare il 60% dei costi per le testate politiche e il 50% dei
costi per tutte le altre testate.
CREDITO D’IMPOSTA PER L’INNOVAZIONE – E’ pari al 5% del
costo sostenuto, ad esempio per beni strumentali nuovi e
ristrutturazioni economico-produttive ma è nell’ambito di un
tetto di spesa complessivo non superiore a 50 milioni di euro.
FONDO MOBILITA’ E RIQUALIFICAZIONE – Si rifinanzia il Fondo
già esistente in base alla legge 62 del 2001 con 5 milioni di
euro l’anno per un quinquennio.
RASSEGNE STAMPA – Si riconoscono i diritti d’autore per le
rassegne stampa che, anche ad uso interno, riproducono articoli
di quotidiani o periodici.
INTERNET – L’iscrizione al registro degli operatori di
comunicazione dei soggetti che svolgono attività editoriale su
internet rileva anche ai fini dell’applicazione delle norme
sulla responsabilità connessa ai reati a mezzo stampa.
PREZZO DEI LIBRI – Si disciplinano gli sconti e le modalità
promozionali: 15% e non oltre il 20% in caso di alcune
manifestazioni con alcune eccezioni per tipologie di libri, come
quelli antichi o rari.
PROMOZIONE DELLA LETTURA – Copie gratis alle scuole con
modalità da definire con decreto del Presidente del consiglio
dei Ministri, di concerto con Pubblica istruzione e con parere
della Commissione tecnica consultiva per l’editoria.
DELEGA AL GOVERNO. Entro dodici mesi dalla data di entrata in
vigore della legge il governo è delegato ad emanare un decreto
legislativo per la creazione di un testo unico sull’editoria
“anche modificando o integrando le norme vigenti”.