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Ecco i vantaggi che deriverebbero dalla digitalizzazione delle pa

Prosegue il lavoro della cabina di regia incaricata dal Governo di assicurare in tempi brevi il rispetto dell’Agenda Digitale UE. La digitalizzazione della Pubblica Amministrazione, di cui si sta occupando il gruppo E-Government, è stato il tema principale del Convegno “R-innovare l’Italia- L’Agenda Digitale per la coesione sociale e territoriale”. Se tutti i servizi fossero automatizzati, si potrebbero risparmiare 4 miliardi all’anno. Ma è una cifra solo potenziale, perché una discreta parte della popolazione non gradisce questa rivoluzione informatica, per motivi economici o semplicemente culturali. L’e-government ha i suoi difetti, uno su tutti la sicurezza. Ma accessi indesiderati alle informazioni del privato cittadino possono essere evitati facilmente, mediante l’utilizzo di password o firme digitali. D’altra parte, la digitalizzazione della PA porterebbe benefici concreti quali l’interoperabilità e la semplificazione della pratiche burocratiche.  L’ad di Microsoft Italia, Pietro Scott Jovane, sostiene che l’alfabetizzazione dei cittadini deve avvenire nella scuole e università, in egual misura per studenti e insegnanti. In tal senso sta lavorando il gruppo “Alfabetizzazione digitale” per ovviare all’incapacità multimediale della popolazione. Per Jovane bisogna anche portare il cambiamento informatico ad un livello sociale, utilizzando le nuove tecnologie per garantire le pari opportunità. Massimo Sarmi, ad di Poste Italiane, ritiene che il servizio, per avere il sostegno della gente, deve essere fruibile con la massima semplicità. In quest’ottica va visto l’impegno di Poste Italiane, che in alcune città ha trasformato i suoi uffici postali in veri e propri centri di accesso alle funzionalità amministrative. L’ente previdenziale INPS è, ad oggi, il più digitalizzato, con 15 milioni di istanze online nei primi tre mesi del 2012. Il presidente Antonio Mastrapasqua evidenzia che quando tutti i servizi saranno informatizzati le domande potranno essere valutate da tutte le agenzie presenti sul territorio e non solo in quella in cui l’istanza è stata presentata.  Ospite speciale il garante Privacy Francesco Pizzetti, che ha illustrato l’importanza di una banca dati comune per rendere più redditizi servizi e investimenti. Pizzetti lancia però un monito che riguarda la sicurezza e la riservatezza dei dati. Un sistema completamente automatizzato è indice di trasparenza, ma deve essere gestito al meglio per evitare danni alla privacy del singolo cittadino.
Luana Lo Masto

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