Editoria italiana e mondiale sempre a caccia di idee nuove ed al passo coi tempi per rispondere colpo su colpo alle difficoltà di un periodo che sembra non finire mai. In realtà nel Belpaese di recente ebook e libri su carta sono stati equiparati dal Governo, ma perché ciò accada anche con i consumatori forse ci vorrà un po’ di tempo in più. Certo, i libri digitali mostrano prospettive di tutto rispetto e stanno allargando il mercato, ma da più parti viene posto un interrogativo: manca un supporto tangibile, l’ebook riuscirà mai a riprodurre l’esperienza sensoriale di un libro?
Il clima in cui si inserisce questa domanda è quasi da battaglia tra sostenitori della tradizione e quelli della tecnologia, ma è una battaglia inutile e dannosa, ancora lontana dalla conclusione. Un punto di contatto (possibile), viene dalla Spagna: ecco il Seebook.
Un ibrido digitale da toccare
Una mediazione tra le due schiere di lettori è rappresentata da quest’ibrido digitale che però è possibile anche toccare. Seebook, infatti, funziona tramite una cartolina delle dimensioni più piccole di un tablet che riproduce la copertina e la quarta di copertina dell’edizione cartacea. All’interno c’è un’etichetta ExLib, unico per ogni copia, con un codice da utilizzare per scaricare (attraverso la pagnia web di Digital Tangible, App o nello spazio dedicato) il libro in qualunque formato desiderato, sia esso Pdf, Mobi o ePub. Ma non è tutto: a disposizione dei lettori anche dei materiali extra, come audio o capitoli aggiuntivi, ad esempio.
Seebook riesce in questo modo a venire incontro all’esperienza tradizionale dell’acquisto e dell’esposizione di un libro, oltre che della personalizzazione e della collezione dato che l’etichetta ExLib si riallaccia all’antica tradizione delle etichette nominali all’interno dei libri.
Del resto ricreare l’esperienza tradizionale e integrarla con la tecnologia attuale era proprio l’idea di partenza di Rosa Sala Rose, Ceo della startup Digital Tangible, che desiderava portare i libri alle presentazioni, regalarli, scrivere dediche, in pratica a mancare era proprio il contatto fisico.
Un universo in fermento
Le cartoline digitali, in realtà sono già un po’ dovunque: già nel 2012 Livrada, una startup di Los Angeles, realizzò delle tessere regalo in partnership con Target. Tuttavia si trattava semplicemente di card con impressa la copertina del libro. Alla Fiera del libro di Francoforte del 2013 è stato lanciato SnapCards, che offre anche audiolibri, con un catalogo di 350mila titoli e supportata da numerosi editori.
E in Italia? Qui da noi Nativi Digitali Edizioni ha portato le EbookCard al Pisa Book Fest presentando uno stand completamente digitale. Anche l’editore Informant ha lanciato il suo InformantCorner, un distributore di ebook card, così come ha fatto Biblon.it/Teomedia con eBook4you. La libreria online Bookrepublic è andata in giro per Milano durante il Bookcity per distribuire cartoline di questo tipo, dopo un primo tentativo in libreria. Delos, poi, ha creato delle card simili a carte di credito che si caratterizzano per essere multi-ebook.
Numerosi e variegati tentativi per riuscire a trovare la soluzione che possa accontentare tutti, resta da vedere chi ci riuscirà per primo.