Iva al 4% per ebook e libri su carta, “ora possiamo davvero dire che un libro è un libro”. Sono queste le parole con cui Marco Polillo, presidente dell’Associazione Italiana Editori (Aie), saluta l’approvazione della legge di stabilità che sancisce definitivamente l’applicazione dell’Iva al 4% – e non più al 22% – ai libri digitali, come per i libri di carta. Si tratta di una “vittoria per il Paese e non solo per il mondo del libro. L’Italia riconosce così ufficialmente che un libro è un libro, al di là del supporto. In questo modo – prosegue il presidente degli editori – si aprono scenari nuovi per la lettura in Italia: per questo è una vittoria di tutto il Paese. Un successo per chi legge, per chi non lo fa e potrà scegliere la modalità di lettura, una vittoria del buon senso prima di ogni altra cosa”.
Una campagna senza precedenti su web e social network
Il risultato è merito anche della campagna sostenuta da più di 40mila persone sul sito www.unlibroeunlibro.org e su Twitter con l’hashtag #unlibroéunlibro: autori, editori e lettori hanno dato vita ad una mobilitazione che non ha precedenti “Un grazie sentito al Parlamento, al Governo, all’impegno preciso e costante del Ministro Dario Franceschini, alla presidenza del Consiglio dei Ministri, al lavoro congiunto e trasversale di maggioranza e opposizione e soprattutto degli onorevoli Antonio Palmieri e Flavia Piccoli Nardelli. – prosegue Polillo – L’Italia ha scelto e cambia dal 1 gennaio. Adesso l’obiettivo, insieme al Governo, è far cambiare idea agli altri paesi d’Europa”.
Un successo storico
L’editoria italiana ha saputo fare fronte comune e far sentire la sua voce al Governo. A commentare il successo della campagna (“un risultato storico”) per gli ebook è anche Antonio Monaco, amministratore delegato di Sonda e presidente dei piccoli e medi editori dell’Aie: “Abbiamo contribuito alla mobilitazione di massa che ha coinvolto grandi e piccoli editori, tutti insieme, fianco a fianco: ci siamo fatti portavoce di ciò che lettori e autori ci chiedevano, in altre parole di un mercato nuovo, di occasioni diverse di lettura. Questo è il risultato più autentico di ciò che dal 1 gennaio cambia in Italia: questa è l’altra faccia della campagna #unlibroèunlibro. Più occasioni di lettura per tutti”.
Una scelta di rinnovamento e uguaglianza
Non solo equiparazione tra libri su carta ed ebook, ma anche tra editori: è questa l’analisi di Stefano Mauri, presidente del Gruppo editoriale Mauri Spagnol, secondo cui si tratta di “una scelta di rinnovamento, al passo con i tempi. Non risolverà da sola la crisi dei consumi che colpisce le librerie ma se non altro ci mette nella stessa condizione in cui sono i Paesi più avanzati sul web. Ora – conclude Mauri – c’è da contagiare l’Europa, principale fabbrica e mercato mondiale del libro”.
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