Centodieci interventi. Tanti sono i decreti e i regolamenti, le relazioni e i provvedimenti in genere che la pubblica amministrazione dovrà mettere a segno per dare attuazione agli articoli della manovra d’estate. Infatti, il percorso della finanziaria anticipata (contenuta nel decreto legge 112 del 2008) non è terminato ieri, con l’entrata in vigore della legge di conversione (la 133 del 2008): perché molte delle misure decise con provvedimento d’urgenza dal Governo attendono, per partire, la messa a punto delle regole operative. E definirle spetta, fra gli altri, alla presidenza del Consiglio, ai ministeri e ai loro titolari, al Comitato interministeriale per la programmazione economica.
In alcuni casi, le misure devono essere adottate entro un termine fissato dalla stessa manovra d’estate. E se gran grande parte delle scadenze cade nell’arco del 2008, per una manciata di interventi i tempi tecnici permetteranno di attendere fino al 2009. In altri casi, dato che la manovra non contiene specificazioni temporali o subordina l’adozione di un provvedimento al varo di un altro, non è fissata una scadenza precisa. La manovra e le sue disposizioni agiscono però sul triennio: quindi la partita dell’attuazione si gioca fino al 2011.
Una decina di scadenze nell’agenda della manovra sono già state superate e i decreti, in qualche caso, sono già operativi (per esempio, quello che regola il libro unico del lavoro), mentre molti sono ancora in fase preparatoria. (Il Sole 24 Ore)
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