La Cina ha chiuso 42 siti internet e ha cancellato oltre 210.000 messaggi degli internauti a partire dalla metà di marzo per mettere fine “alle voci alimentate da internet”. E’ quanto riporta oggi l’agenzia di stampa Xinhua, citando un alto funzionario.
Le autorità cinesi hanno rafforzato la censura su internet dopo lo scandalo che ha travolto il partito, con l’epurazione di uno dei suoi leader, Bo Xilai, e l’incriminazione della moglie Gu Kilai per l’omicidio di un uomo di affari britannico.
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