L’Associazione stampa umbra (Asu) partecipa al cordoglio per la scomparsa di don Elio Bromuri: Con lui, anche il mondo del giornalismo perde una figura di prim’ordine
Lo storico direttore de La Voce, settimanale cattolico che ha diretto per 30 anni, è morto lunedì mattina a Perugia dopo una lunga malattia. In breve la notizia della morte di don Elio Bromuri ha fatto il giro dell’Umbria e si sono subito moltiplicate le testimonianze di cordoglio e i ricordi da parte delle istituzioni e non solo, come ad esempio il sottosegretario agli Interni, l’onorevole Gianpiero Bocci, la presidente della Regione Umbria, Catiuscia Marini, il sindaco di Perugia, Andrea Romizi.
Anche l’Asu, Associazione stampa umbra, partecipa al ricordo ed al cordoglio per la scomparsa di Don Elio Bromuri tramite una nota firmata dal presidente Marta Cicci. “Don Elio, derutese di nascita, ha rappresentato per Perugia e per l’Umbria, molte cose. Prete, parroco della prestigiosa parrocchia di Sant’Ercolano, strenuo sostenitore del dialogo interreligioso, studioso ed intellettuale di prim’ordine, giornalista. In questa ultima veste, ha diretto per molti decenni, senza mai ‘invecchiare’, il settimanale La Voce, un giornale cattolico, vivace, aperto, sensibile ai cambiamenti, che è stata una finestra aperta sulla regione e sul mondo”.
La presidente dell’Asu spiega ancora che La Voce “è una delle poche voci ‘antiche’ del panorama giornalistico umbro, che si mantiene indenne a dispetto della grave crisi dell’editoria. A Don Bromuri il merito principale. Con lui, anche il mondo del giornalismo perde una figura di prim’ordine”.