Dl Sviluppo bis: meno imposte per chi investe in start-up

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Novità di rilievo nel dl Sviluppo Bis. Il Decreto Crescita appena firmato dal Capo dello Stato prevede (articolo 29), infatti, uno sconto fiscale per imprese e persone fisiche che investono il loro capitale nelle start-up innovative, annunciando maggiori agevolazioni per chi sceglie di investire in particolari tipi di start-up (a vocazione sociale o che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico).
Relativamente alle persone fisiche, il testo prevede una detrazione dall’Irpef lorda pari al 19% della quota investita, tra il 2013 e il 2015, nelle società innovative. L’investimento massimo non potrà però eccedere, in ciascun periodo d’imposta, l’importo di 500.000 euro e dovrà essere mantenuto, pena la decadenza del beneficio, per almeno due anni. Ancora, l’eventuale ammontare non detraibile nel periodo d’imposta di riferimento, potrà essere portato in detrazione dall’Irpef nei periodi d’imposta successivi, ma non oltre il terzo.
In relazione allo stesso triennio (2013 – 2015) per le imprese è prevista, inoltre, una deduzione dal reddito imponibile del 20% della somma investita in start-up innovative. In tal caso l’investimento non potrà superare, in ogni periodo d’imposta, l’importo massimo di 1.800.000 euro e dovrà essere mantenuto, come per le persone fisiche, almeno per due anni.
Per le start-up a vocazione sociale e per le start-up che sviluppano e commercializzano esclusivamente prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico in ambito energetico, la maggiore agevolazione prevista consiste, infine, in una detrazione per le persone fisiche pari al 25 % della somma investita e in una deduzione per le imprese nella misura del 27% dell’investimento.

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