La commissione Bilancio della Camera ha dichiarato inammissibile l’emendamento alla legge di stabilita’ presentato dalla commissione Cultura che prevedeva nuovi contributi all’editoria per l’anno in corso a causa della “situazione di crisi in cui versa il settore”. Nel parere della commissione Cultura si ricordava infatti “la situazione di crisi in cui versa il settore dell’editoria nella fase di transizione dal cartaceo al digitale, nonche’ i dati relativi agli esuberi nel settore, pari a circa 4.000 unita’ di personale, nonche’ il rischio di chiusura per 70 testate, a causa della riduzione di fatto dei contributi diretti, pur in presenza di nuove regole di trasparenza non sufficienti pero’ a garantire la sopravvivenza di dette testate dati i problemi di distribuzione pubblicitaria e di credito”, sottolinenado “la necessita’ di salvaguardare il valore costituzionale del pluralismo nell’informazione” .