Il rinvio al 2014 delle prime misure
per attenuare la pressione fiscale
non convince le parti sociali: per
la Cisl sarà «troppo tardi», e cresce
il pressing per un’anticipazione. Intanto
sono attese le annunciate misure
per introdurre l’Ici-Imu anche
sulle attività economiche delle
chiese e degli enti non commerciali.
Sembrava dovessero slittare,
ma potrebbero essere inserite all’ultimo
momento, prima del Consiglio
dei ministri di domani, ovvero
in Parlamento, come emendamento
al decreto legge sulla semplificazione
fiscale.
Nel decreto è ancora da definire
la partita dell’Imu, la nuova
imposta municipale che sostituirà
l’Ici, il cui testo non è finora
apparso nelle bozze circolate.
Le novità riguarderanno le esenzioni,
le detrazioni e la misura dell’acconto
di giugno. Proprio l’articolo
sull’Imu potrebbe essere la sede
in cui inserire le novità riguardanti
l’imposta sui locali della
Chiesa cattolica, delle altre confessioni
e delle realtà del no-profit.
I tecnici lavorano parallelamente
alla delega che dovrebbe contenere
innanzitutto novità sulle detrazioni. Sarà così evitato
l’ulteriore aumento di due punti
dell’Iva da settembre. Attese anche
la riforma del catasto e novità
sull’abuso del diritto, per segnare
un confine più chiaro tra le legittime
scelte fiscali e quelle che configurano
elusione ed evasione.
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