Il senatore Lucio Malan, che aveva ritirato in precedenza una sua proposta sul telemarketing in commissione Affari costituzionali del Senato (collegata al disegno di legge 1784 recante “Conversione in legge del decreto-legge 25 settembre 2009, n. 135, recante disposizioni urgenti per l’attuazione di obblighi comunitari e per l’esecuzione di sentenze della Corte di giustizia delle Comunità europee”), ha ripresentato un nuovo emendamento in vista della discussione in Aula conclusasi ieri.
Con l’approvazione del ddl viene istituito un registro gestito dal Garante della privacy a cui ci si dovrà iscrivere per evitare di ricevere chiamate indesiderate, dagli spot alle promozioni.
Con il nuovo testo i call center potranno utilizzare i numeri telefonici di utenti contenuti nelle banche dati dichiarate più volte illegittime dal Garante della privacy. Inoltre è stata ridotta da 20 mila a 10 mila euro la sanzione minima per gli operatori che non rispettano le disposizioni.
“Si tratta di un errore. Gli utenti telefonici – afferma Mauro Paissan, componente del Garante privacy – verranno bombardati di messaggi e si vedranno costretti a iscriversi a un apposito registro per opporsi. Ma questi registri non hanno funzionato in nessun paese dove sono stati istituiti. E comunque molti cittadini, soprattutto gli anziani, troveranno molta difficoltà a manifestare il loro dissenso”. “Infine – conclude Paissan – l’Italia con questa norma si rende responsabile di un’ulteriore infrazione comunitaria e Bruxelles ce la farà pagare”.
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