Ieri in Commissione Istruzione del Senato è iniziata la discussione del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 18 maggio 2012, n. 63 recante disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici, nonché di vendita della stampa quotidiana e periodica e di pubblicità istituzionale (AS. 3305). Il relatore, il Senatore Vincenzo Vita si è soffermato sull’articolo 3 (Editoria digitale) del provvedimento, evidenziando che esso prevede la possibilità, per le imprese che abbiano già percepito i contributi, di passare alla pubblicazione on line, anche in via non esclusiva. Per tali testate sono stabiliti requisiti, in termini di registrazione e numero minimo di uscite nell’anno, analoghi a quelli vigenti per i giornali; è previsto un contributo calcolato, per la quota parametrata ai costi, nel 70 per cento dei costi sostenuti per la produzione della testata, per i primi due anni di edizione, e ciò al fine di incentivare le imprese alla dismissione dell’edizione cartacea, che comporta costi finanziari, di produzione e costi indiretti molto più elevati di quelli richiesti per l’edizione on line. Inoltre, è stabilito un rimborso pari ad euro 0,10 per copia venduta in abbonamento, con la possibilità di riconoscimento concorrente anche dei costi di produzione della eventuale edizione cartacea, sempre nei limiti del tetto massimo complessivo.
Il relatore ha poi illustrato l’articolo 4 (Modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica), che consente, al comma 3, di completare la liquidazione del rimborso alla società Poste Italiane di quanto dovuto per l’applicazione delle tariffe agevolate per la spedizione dei prodotti editoriali. Con tale disposizione si individua con precisione il criterio necessario alla determinazione del rimborso spettante a Poste Italiane nel periodo intercorrente tra il 1º gennaio 2010 ed il 31 marzo 2010 (data di cessazione dell’applicazione delle agevolazioni tariffarie postali). I risparmi determinati dall’applicazione di tale norma, rispetto agli stanziamenti già accantonati al medesimo fine sul bilancio autonomo della Presidenza del Consiglio dei ministri per l’anno 2010, sono destinati ad integrare le risorse per le politiche di sostegno e sviluppo del settore editoriale del Dipartimento per l’informazione e l’editoria, e prioritariamente per la copertura, previsto al comma 1, del credito d’imposta per l’anno 2012, per l’adozione degli opportuni strumenti informatici necessari ad assicurare la tracciabilità della filiera della distribuzione e della vendita dei giornali.
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Giurisprudenza DL RIORDINO CONTRIBUTI EDITORIA: VITA ILLUSTRA LE NOVITÀ PER L’EDITORIA DIGITALE