Si concluderà oggi la discussione del dl n. 34/2011 (C 4307) presso le Commissioni riunite V (Bilancio) e VII (Cultura). Ieri sono state presentate 120 proposte emendative delle quali le Commissioni hanno valutato l’ammissibilità. Il provvedimento è atteso per il 17 maggio in Aula alla Camera. Il tempo per la conversione in legge scade il 30 maggio ma il Governo ha già dichiarato di non voler apportare modifiche al testo.
Nella giornata di oggi la seduta avrà inizio alle ore 9, per concludersi entro le ore 12.
Tra le proposte emendative giudicate inammissibili: Catone 3.1, recante misure in sostegno del settore dell’editoria, finalizzate al mantenimento dei livelli occupazionali dei giornalisti operanti nel settore; gli identici Sardelli 4.1 e Distaso 4.10 volti ad incrementare l’autorizzazione di spesa di cui all’articolo 1, comma 61, della legge di stabilità 2011, relativa ai contributi per l’emittenza televisiva locale e radiofonica locale e nazionale; gli identici Sardelli 4.4 e Distaso 4.7 volti a novellare l’articolo 1, comma 61, della legge di stabilità 2011 relativo ai contributi per l’emittenza televisiva locale e radiofonica locale e nazionale, escludendoli dal taglio lineare disposto ai sensi del comma 13 del medesimo articolo e modificando le modalità di copertura; gli identici Sardelli 4.2 e Distaso 4.9 volti ad ridurre la quota di competenza delle amministrazioni statali del canone di abbonamento alla radiotelevisione devoluta in favore dell’emittenza televisiva locale e radiofonica locale e nazionale, contestualmente determinando l’ammontare dei contributi per tali soggetti; gli identici Sardelli 4.3 e Distaso 4.8 volti a consentire agli operatori di rete in ambito locale la fornitura di servizi di trasmissione e diffusione in favore di tre fornitori di contenuti in ambito nazionale; gli identici Sardelli 4.5 e Distaso 4.6 volti a stabilire l’applicazione di una numerazione automatica dei canali della televisione digitale terrestre per le emittenti locali che superino l’80 per cento della copertura sul territorio nazionale; Distaso 4.12 e Gentiloni Silveri 4.22 volti a consentire agli operatori televisivi locali che trasmettono su più dell’80 per cento del territorio nazionale la facoltà di diffondere fino a quattro programmi di fornitori di servizi di media audiovisivi nazionali.
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