Il Governo si starebbe preparando a porre la fiducia sul decreto legge omnibus, attualmente in discussione alla Camera. «Se sarà confermata, come previsto, la fiducia al decreto omnibus il governo e questa maggioranza saranno responsabili dell’ennesimo schiaffo al Parlamento e ai cittadini». E’ stato il commento di Antonio Borghesi, vice capogruppo Idv alla Camera.
Il decreto n. 34/2011 che proroga, al 31 dicembre 2012, il divieto di incroci proprietari stampa-tv e che inserisce nuove disposizioni per la razionalizzazione dello spettro radioelettrico era già passato indenne da modifiche al Senato. Qui erano stati respinti anche i numerosi emendamenti che cercavano di rendere più “sostanzioso” l’indennizzo a favore delle tv locali che dovranno liberare le frequenze digitali da cedere, attraverso l’asta, agli operatori dei servizi mobili in banda larga. Se il decreto verrà approvato senza modifiche anche alla Camera (cosa molto probabile anche considerando il fatto che il provvedimento scade tra 15 giorni), il risarcimento alle tv locali per l’esproprio delle risorse frequenziali sarà pari al 10% del ricavato dell’asta. Tenendo conto che le emittenti sono circa 200 e che il Governo conta di ricavare dall’asta 240 milioni, alle tv andrebbero 1,5 milioni di euro a fronte delle spese di 5-6 milioni di euro sostenute per il passaggio al digitale terrestre. In un contesto simile è molto probabile che le emittenti locali cerchino di bloccare l’asta con un ricorso al TAR.