Da martedì 14 febbraio il Senato affronta il decreto legge sulle liberalizzazioni ‘arricchito’ di sette volumi di proposte di modifica.
Dalle commissioni bancarie ai servizi pubblici locali, dalle licenze dei taxi ai quorum per aprire le nuove farmacie: sbarcano alla Commissione Industria, 2.299 emendamenti. Una manciata, neanche 300, quelli a firma di Lega-Idv. Il resto è arrivato invece da tutti i partiti che sostengono il governo. Tanti gli articoli sui quali c’è almeno un emendamento che chiede la soppressione e anche in questi casi la maggioranza ‘vince’ sull’opposizione.
Emerge una decisa levata di scudi a favore delle professioni: sono circa 200 le proposte di modifica (molte del Pdl) che chiedono una marcia indietro sull’abolizione delle tariffe, sui preventivi obbligatori, sui tirocini e sulle società.
Ora occorrerà verificare come i relatori, Simona Vicari del Pdl e Filippo Bubbico del Pd, potranno fare sintesi e portare a casa un provvedimento condiviso dalla Commissione nel giro di due settimane. Entro fine mese il dl è atteso dall’Aula.
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