Le Associazioni industriali che rappresentano la filiera produttiva della carta stampata (Acimga, Aie, Anes, Argi, Asig, Assocarta, Assografici e Fieg) esprimono la propria delusione perché nel decreto incentivi nulla è stato recepito di quanto da molto tempo richiesto in favore del settore. In particolare, era stata formalmente proposta al Governo l’ipotesi di individuare un meccanismo di detassazione della pubblicità incrementale, che consiste nell’alleggerimento del prelievo fiscale sul surplus di risorse investite dagli utenti pubblicitari rispetto all’anno precedente. Ciò – si sottolinea in un comunicato – avrebbe sicuramente spinto la ripresa degli investimenti pubblicitari, con evidenti benefici per le imprese investitrici, per tutta la filiera della carta stampata e non solo (carta, stampa, editoria, radio-Tv) e per il rilancio dei consumi il cui andamento stagnante è la causa principale delle attuali difficoltà economiche del Paese.
Se non si individueranno subito strumenti idonei di politica industriale a sostegno di una filiera e di un settore che tutti sostengono di dover salvaguardare, salvo poi non far seguire alle parole i fatti, molto presto si assisterà ad un cospicuo e progressivo ridimensionamento delle imprese e degli addetti con drammatiche conseguenze anche sul terreno del pluralismo dell’informazione. La filiera richiama inoltre l’attenzione sulla necessità che venga introdotta una misura per il credito di imposta sulla carta che agevolerebbe l’acquisto di carta da parte di editori quale misura anticiclica per superare la crisi.
Antonietta Gallo
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