Nel corso dell’esame in Commissione Cultura della Camera del decreto-legge editoria (AC. 5322) è intervenuto, ieri, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, Paolo Peluffo che ha messo in evidenza come il provvedimento presenta limiti legati alla natura propria del decreto legge. Per questo la soluzione dei problemi legati al comparto verranno affrontati nell’ambito di una riforma complessiva del settore, attraverso cioè il disegni di legge delega che inizierà a breve il suo iter alla Camera.
Con riguardo alla necessità di assicurare una copertura al fondo ha assicurato l’impegno del Governo a permettere alle imprese editoriali di proseguire almeno con la programmazione finanziaria dell’anno in corso. Ha manifestato, quindi, la propria disponibilità a discutere di eventuali modifiche al testo, ove peraltro ci sia una corrispettiva disponibilità del Senato ad approvare nei tempi stabiliti il provvedimento.
Con riguardo alla mancanza di risorse finanziarie, ha sottolineato che uno strumento molto efficace di finanziamento del settore potrebbero essere i bandi di credito agevolato, in relazione ai quali ha già svolto alcune riflessioni al riguardo con il ministro Passera.
Dopo aver ribadito la sua disponibilità ad accogliere modifiche puntuali e concordate – anche quanto ai tempi di approvazione – con il Senato, per evitare in ogni caso, la decadenza del decreto, ha evidenziato che, se non si potrà dar luogo all’approvazione di emendamenti, eventuali modifiche potranno essere approvate dal Governo con l’adozione del decreto del Presidente del Consiglio dei ministri, previsto in materia dal cosiddetto decreto Salva Italia.
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