E’ iniziato l’esame in Aula del Senato del decreto legge 18 maggio 2012, n. 63, recante disposizioni urgenti in materia di riordino dei contributi alle imprese editrici (AS. 3305). I relatori sono Marilena Adamo del Pd e Lucio Malan del Pdl.
Il provvedimento ha ottenuto il parere favorevole della Commissione Lavori pubblici e della Commissione Istruzione che ha trasformato in semplice osservazione la condizione che il relatore Vita (Pd) aveva inserito nella prima versione del documento, ossia che il finanziamento pubblico all’editoria possa proseguire anche oltre il 2014, mentre quella sul mantenimento e, se possibile, l’aumento per il 2012 e il 2013 degli stessi fondi stanziati nel 2010 è stata cancellata. La Commissione Finanze ha espresso parere non ostativo. La Commissione Affari Costituzionali ha approvato le seguenti modifiche al testo:
• quattro modifiche all’articolo 1 (Nuovi requisiti di accesso ai contributi all’editoria), la prima volta a stabilire che il rapporto tra copie vendute e copie distribuite sia fissato al 25 per cento, invece che al 30 per cento; la seconda volta a definire come testata nazionale quella distribuita in almeno tre regioni e non più in cinque; la terza volta a stabilire che le cooperative editrici devono comunque essere in possesso del requisito della mutualità prevalente per l’esercizio di riferimento dei contributi; la quarta volta a permettere alle cooperative che operano nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero di accedere a finanziamenti, erogazioni o sovvenzioni, dirette o indirette;
• due modifiche all’articolo 3 (Editoria digitale), la prima volta a semplificare il meccanismo di registrazione delle testate telematiche; la seconda volta ad escludere la pubblicità online e sulle diverse piattaforme anche in forma diretta incluse le risorse raccolte da motori di ricerca, da piattaforme sociali e di condivisione, dal calcolo dei ricavi complessivi del sistema integrato delle comunicazioni.
• un articolo aggiuntivo dopo il 3, recante misure di deligificazione per i periodici web di piccole dimensioni;
• una modifica all’articolo 4 (Modernizzazione del sistema di distribuzione e vendita della stampa quotidiana e periodica), volta a rendere conforme alla vigente disciplina contabile copertura dell’onere del credito di imposta, di cui al comma 1, prevedendo espressamente la riduzione dell’autorizzazione di spesa cui si riferiscono i risparmi attesi;
• un articolo aggiuntivo dopo il 5, volto a semplificare il quadro normativo relativo alle tariffe postali per la spedizione di prodotti editoriali e di promuovere lo sviluppo dell’editoria non profit, alle spedizioni postali di stampe promozionali e propagandistiche, anche finalizzate alla raccolta di fondi, spedite in abbonamento postale, effettuate dalle associazioni ed organizzazioni senza fini di lucro.
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