Il progetto di legge A.C. 2561 che converte il decreto-legge 1° luglio 2009, n. 78, recante “provvedimenti anticrisi, nonché proroga di termini e della partecipazione italiana a missioni internazionali”, di ‘crisi’ ne sta creando piuttosto che risolverne. Le discussioni alla Camera si sono accese soprattutto in riferimento alla sanatoria per regolarizzare colf e badanti, lo svuotamento dei Fondi Fas (Fondo aree sottoulitizzate) che ha suscitato il dissenso del Movimento per le autonomie guidato da Raffaele Lombardo (governatore della Sicilia), la soppressione del ruolo del ministero dell’Ambiente nel rilascio delle autorizzazioni per la realizzazione di centrali di produzione e per le reti di distribuzione di energia.
Il testo è oggi all’esame dell’Aula della Camera e probabilmente il governo porrà la fiducia. Il provvedimento dovrà poi passare all’esame del Senato.
Per quanto riguarda l’editoria segnaliamo che nell’art. 10 del d.l. n. 78/09 è previsto un sistema estremamente più rigoroso per la compensazione dei crediti fiscali, per cui la compensazione del credito Iva superiore a 10.000 euro potrà essere effettuato esclusivamente a partire dal sedici del mese successivo a quello di presentazione della dichiarazione (per ulteriori approfondimenti rimandiamo alla circolare Cce n. 32/2009).
Inoltre, l’art. 11-bis.(addizionale alle imposte sul reddito) introdotto nel progetto di legge, con un emendamento del governo, attua la disciplina della “pornotax”, che prevede un’addizionale del 25% sui redditi derivanti dalla produzione, distribuzione e rappresentazione di materiale pornografico e di incitamento alla violenza. Le maggiori entrate derivanti dalla pornotax saranno assegnate al Ministero dei beni culturali per interventi a favore dello spettacolo.