E’ già iniziata, nell’Aula di Montecitorio, la chiama per il voto di fiducia posto dal governo al dl anticrisi. L’esito del voto è previsto intorno alle ore 20:00.
Intanto il Movimento per l’Autonomia ha annunciato che non parteciperà al voto di fiducia e lascerà l’Aula. L’accusa al governo Berlusconi è che “non ha rispettato gli impegni assunti per le regioni del Sud scritti nel programma”. Carmelo Lo Monte, deputato dell’Mpa, ha parlato di “strategia nordista gestita dal duo Tremonti-Calderoli” che ha prodotto “una espoliazione di fondi”.
Nel corso del dibattito sulla questione di fiducia, il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, ha accusato il presidente della Camera, Gianfranco Fini, di aver ”disatteso gli impegni”presi con i gruppi parlamentari in merito all’esame del provvedimento. “Il presidente della Camera – ricorda Casini riferendosi all’avvertimento di Fini al governo di porre la fiducia solo sul testo che fosse uscito dalla Commissione e non su un diverso maxiemendamento – si era fatto carico di un impegno sostanziale che è stato disatteso”. Il decreto anticrisi è stato esaminato attraverso “una procedura parlamentare che evidenzia che siamo in presenza di un esproprio del Parlamento. La decretazione di urgenza, unita alla fiducia e alla presentazione sistematica di maxiemendamenti, come rilevato da Napolitano, altera una corretta produzione legislativa”.
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