Il Consiglio dell’Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni ha approvato
all’unanimità le attese modifiche al regolamento per la tutela del diritto d’autore
sulle reti di comunicazione elettronica, adottate a seguito di una consultazione
pubblica che ha visto l’ampia partecipazione di titolari dei diritti, licenziatari,
fornitori di servizi media, nonché internet service provider. Le nuove norme
disciplinano l’esercizio dei poteri che l’art. 2 della Legge europea 2017 ha
attribuito all’Autorità al fine di contrastare le violazioni più gravi attraverso la
previsione, da un lato, di appositi poteri cautelari e, dall’altro, di misure contro la
reiterazione delle violazioni stesse.
È prevista, in particolare, la possibilità di adottare, in via d’urgenza e ove ne
ricorrano i presupposti, provvedimenti cautelari entro tre giorni dalla ricezione
della relativa istanza. Nel caso di proposizione di reclamo avverso tali
provvedimenti, l’Autorità decide in via definitiva nei successivi 7 giorni. La
previsione contempera l’esigenza di contrastare con la necessaria tempestività
le violazioni del diritto d’autore commesse online con quella di garantire la
partecipazione al procedimento di tutti i soggetti interessati.
Agcom può inoltre imporre ai provider di adottare le misure più idonee per evitare
la reiterazione di violazioni già accertate e contrastare le iniziative volte ad
eludere l’applicazione dei propri provvedimenti. In quest’ottica, in linea con i più
recenti orientamenti della giurisprudenza nazionale e della Corte di giustizia
dell’Unione europea, l’Autorità aggiorna, entro tre giorni dall’istanza, l’elenco dei
siti oggetto di inibizione che si rigenerano modificando il nome a dominio.
Specifiche e ulteriori misure possono consistere anche nel c.d. notice and stay
down e quindi nell’impedire il caricamento di contenuti già rimossi.
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