Cardani pare avere in mente un Regolamento che in altri tempi qualcuno avrebbe definito “progettuale”. Ovvero un documento in continuo sviluppo che punta ad affrontare i problemi esistenti con soluzioni sempre più evolute, relazionate a come evolve il mondo digitale. È evidente che per una legge parlamentare, almeno sempre secondo Cardani, i tempi sarebbero troppo lunghi. Nessun Parlamento al mondo potrebbe star dietro all’innovazione proveniente dal Web. L’obiettivo non è colpevolizzare, oppure adottare una legge come l’HADOPI, e ancor di meno spedire la polizia nelle case degli italiani. Cardani pensa che bisognerebbe essere duri con i veri criminali, ma chiudere anche un occhio di fronte alle leggerezze. Non resta che attendere la prima bozza del regolamento che sarà divulgata durante l’estate. Dopodichè il dibattito sarà aperto a tutti, e verranno coinvolti cittadini, associazioni e istituzioni.