Mediaset e Sky sono in lotta per la Serie A 2014-2015 perché è proprio adesso che la massima serie è andata in vacanza che si decidono le sorti della prossima annata sportiva. Secondo quanto riporta Radiocor, Mediaset avrebbe sbaragliato la concorrenza per quanto riguarda il pacchetto D, quello cioè che riguarda le partite in esclusiva multipiattaforma delle 12 squadre di Serie A considerate minori. Ma la guerra è apertissima e tutto potrebbe succede nelle prossime settimane. IntantoMarco Paolini e Jacques Raynaud, rispettivamente direttore marketing strategico di Mediaset e executive vice president Sport Channels & Advertising di Sky Italia ci tengono a precisare che le due offerte arrivate per la Serie A sono ben diverse tra loro.
Marco Paolini afferma:
Sky ha fatto un’offerta direttamente anche per il pacchetto del digitale terrestre, mentre Mediaset ha fatto l’offerta per il satellite nel caso non ottenesse il digitale terrestre. Una mossa aggressiva e una difensiva. Poi vedremo come andrà; i pronostici davano Beppe Grillo vincitore alle Europee ma poi ha vinto Matteo Renzi.
La replica di Jacques Raynaud: Nel bando per la Serie A, come in tutti i bandi internazionali, ci sono regole chiare: vince chi offre di più pacchetto per pacchetto. E noi siamo certi che anche in Italia valga questo principio
Questa situazione lascia aperti tutti gli scenari, in quanto Sky non potrebbe aggiudicarsi entrambe le piattaforme, nonostante abbia offerto di più. Peraltro anche l’offerta di Mediasetpresenta alcuni problemi visto che è subordinata al pacchetto A e B. La Lega Calcio potrebbe anche avvalersi del diritto di annullare la gara. Ma questa opzione pare poco probabile agli analisti di Equita (rating hold e target price a 4,2 euro confermati sul titolo) visto che la Lega potrebbe incassare oltre un miliardo di euro rispetto ai 960 milioni attesi (in Germania i diritti sono stati venduti a 485 milioni e in Gran Bretagna a 1,4 miliardi di euro)
“Se i diritti della Serie A andassero a Sky, Mediaset verrebbe a perdere i diritti più importanti, pertanto in quel caso riteniamo probabile un accordo di scambio, Champions inclusa. Se invece i diritti dovessero essere attribuiti a Mediaset, vi sarebbe una forte inflazione sui costi dei diritti”, osserva un analista di una sim milanese che sul titolo Mediaset mantiene il rating underperform. In questo scenario, aggiungono a Equita, sarebbe meno interessante per un operatore entrare in Mediaset Premium. Data la mancanza di aggiornamenti ufficiali, gli analisti di Mediobanca Securities segnalano che la situazione rimane “estremamente confusa”. Inoltre, “notiamo che le diverse offerte sembrano confermare i nostri timori circa un’inflazione dei prezzi, per questo motivo saremmo molto sorpresi di vedere la Lega chiedere una nuova asta”, commentano alla banca d’affari.
Sulla base delle informazioni disponibili, gli esperti vedono da un lato il rischio per Mediasetdi strapagare per il controllo di tutti i diritti, aspetto parzialmente compensato dall’ingresso di un nuovo partner, dall’altro lato senza i diritti di trasmissione delle partite di Serie A, l’appeal di un’offerta per la pay-tv del gruppo potrebbe visibilmente diminuire. Anche gli analisti di Kepler Cheuvreux (buy e target price a 4,15 euro) credono che l’assegnazione di almeno il pacchetto B sia obbligatoria per sostenere il valore della pay tv di Mediaset, essendo una delle principali leve per mantenere la base clienti.