La gara era stata congelata dopo che i giudici avevano accolto il ricorso d’urgenza di Sky. Gli spagnoli, che non hanno ancora depositato le fideiussioni (c’è tempo fino al 22 maggio) dopo aver offerto nel ruolo di intermediario 1,050 miliardi l’anno per le partite e versato un acconto da 64 milioni, dovranno quindi riscrivere le regole dell’invito a offrire perché queste sono in contrasto con le disposizioni dell’Antitrust. In particolare è la formulazione dei pacchetti che «metterebbe Mediapro in una posizione di monopolio, inibendo la libertà degli altri operatori e costringendoli a pagare di più per dei servizi televisivi».
Il gruppo catalano ha 15 giorni di tempo per presentare il ricorso, a meno che non si percorrano altre strade. Fra queste effettuare trattative private con gli operatori tv e internet, convincere i club a creare un canale della Lega. Il prossimo campionato inizierà il 19 agosto e ancora non si sa dove si vedrà. I prossimi giorni saranno decisivi per capire le contromosse di Mediapro e come uscire dall’empasse. Il commissario della Lega serie A Giovanni Malagò ribadisce che il 22 maggio resta il termine ultimo per le fideiussioni: «Quella data vale ancora, oggi più che mai. Ho parlato con il vice commissario Paolo Nicoletti, in contatto con l’avvocato della Lega: ci devono mandare l’interpretazione, se la sospensiva è totale o parziale e in base a quello faremo delle considerazioni».
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